Cose insolite su Padova: 5 fatti curiosi che (forse) non sai

Padova mi è piaciuta e su questo direi che non ci sono dubbi: s’era capito, vero?

Quello che ho apprezzato più di tutto è stata la sua vivacità, i mercati pieni di energia e le storie curiose che ho sentito. Gli aneddoti e i racconti che trasformano un bel palazzo in un palazzo con una storia, una bella piazza in un motivo in più per amare questa città. Io amo le cose curiose che si tramandano dall’antichità. E anche se, in alcuni casi, i fondamenti storici forse non sono proprio certi, poco mi importa. Ormai la curiosità è innescata e la scintilla è scattata.

Oggi vi racconto 5 fatti curiosi su Padova che, sono sicura, vi stupiranno!

  1. Restare in braghe di tela

Avete presente il detto “restare in braghe di tela”, vero? Lo sapevate che è nato a Padova?

La storia di questa espressione è legata alla pietra del vituperio e ai cittadini che avevano problemi di debiti e insolvenze.

Chi non poteva onorare i propri debiti doveva passare per il tribunale che, come vi ho raccontato nel mio itinerario di un giorno a Padova, si trovava all’interno del Palazzo della Ragione.

Una volta condannati, i poveretti dovevano spogliarsi di tutti i loro averi restando praticamente in braghe di tela (che per la cronaca significa che restavano in mutande!). E con questa mise venivano issati con delle corde e lasciati cadere su una pietra, che per l’occasione è stata battezzata col simpatico di nome di “pietra del vituperio”. La pietra del vituperio, che ai tempi si trovava in Piazza della Frutta, ora si trova all’interno del Palazzo della Ragionefatti curiosi su Padova: la pietra del vituperio, restare in braghe di tela

Questa pena pare fosse stata introdotta per far fronte al sovraffollamento delle carceri che intorno al ‘200 aveva raggiunto condizioni estreme. Pare inoltre che a proporre questa pratica sia stato nientemeno che Sant’Antonio da Padova. E questo è un gancio perfetto per il mio secondo fatto curioso su Padova

  1. Sant’Antonio da Padova, in realtà non è di Padova

Questa cosa vi sorprende? Ha sorpreso anche me scoprire che Sant’Antonio da Padova in realtà non è di Padova! E a dirla tutta, in realtà ho fatto questa scoperta durante il mio weekend a Lisbona. Il Santo infatti nacque a Lisbona e morì a Padova. Anche a Lisbona trovate un chiesa a lui dedicata, qui però lo chiamano Sant’Antonio da Lisbona. Curioso, vero?fatti curiosi su Padova: Sant'Antonio da Padova

  1. Le bugie e le misure

Arriviamo ora a parlare del mondo dei mercanti, che a Padova non sono mai mancati. Questa infatti è sempre stata una città di mercanti, come forse tutto il Veneto (di certo anche Venezia e Verona ne erano piene). Prova ne è che le principali piazze della città fossero dedicate ai tanti mercati e che ancora oggi ne portino il nome.

E i mercanti, si sa, sono bravi a venderti la loro merce, il che si traduce spesso nel rifilarti delle gran “sòle” (che forse non è un’espressione veneta, ma si capisce in tutto il mondo!). Insomma tutto il mondo è paese e, mi verrebbe da dire, non è che ora abbiamo fatto dei gran passi avanti, che ne dite?

E in tema di mercanti bugiardi, nella zona intorno alle piazze e al tribunale troviamo il terzo fatto curioso: prevenire è meglio che curare,  giusto? E allora, perché non premunirsi cercando di prevenire le bugie? Ecco quindi che scolpite nel marmo che decora il Palazzo della Ragione ci sono le forme e le misure dei beni che venivano più frequentemente scambiati, come ad esempio un mattone o un braccio per misurare le stoffe, o ancora la tegola per misurare le farine e la forma per misurare le granaglie. In questo modo nessuno poteva rifilare mattoni troppo piccoli, spacciandoli per la misura corretta.cose curiose su padova: le misure dei mercanti

Trovate queste incisioni sul muro perimetrale del palazzo della Ragione, sul lato che affaccia su Piazza della Frutta, in un angolo che viene chiamato canton delle busie. Un nome appropriato, direi!

  1. La colonna rubata

Ci spostiamo dall’altro lato del Palazzo della Ragione, quello che volge verso via Oberdan, ma restando sempre in Piazza della Frutta. Se osserverete con attenzione noterete che una delle colonne del bel porticato manca. C’è il capitello, ma manca la colonna sottostante. Le leggenda narra che sia stata rubata una notte dai vicentini.

Uno scherzo goliardico? Forse. Oppure semplicemente una leggenda. Pare infatti che il motivo reale di tale rimozione sia dovuto a mere esigenze di praticità nei movimenti delle merci. Voi a quale versione credete?fatti insoliti su Padova: la colonna mancante

  1. Antenore, eroe mitologico che fondò Padova

Secondo la leggenda, Padova è stata fondata da Antenore.

Fu Tito Livio che, per assimilare la fondazioni di Padova a quella di Roma, diede vita a questa leggenda: Antenore, personaggio della mitologia greca, dopo la distruzione di Troia giunge nel nord dell’Italia e fonda Padova nel 1132 a.C.

Nonostante si tratti di un falso storico, a Padova potrete far visita alla tomba di Antenore, situata in una edicola medievale proprio davanti al palazzo della prefettura. Anche la tomba di Antenore, tocca dirlo, è un falso. Si tratta di un ritrovamento avvenuto in epoca medievale. All’interno di un’arca furono rinvenuti dei resti umani insieme ad una spada e ad alcune monete e i resti del guerriero furono erroneamente attribuiti ad Antenore. Pace all’anima sua.curiosità su Padova: la tomba di Antenore

 

Vi sono piaciuti questi fatti curiosi su Padova? Io li ho adorati e mi hanno aiutata ad apprezzare ancora di più questa città! Se vi ho incuriositi o semplicemente se siete alla ricerca di altre curiosità e informazioni su Padova, vi consiglio di dare un occhio al Blog di Padova, del mio amico Alberto. Anzi, ne approfitto anche per ringraziarlo, perché gran parte delle cose insolite che vi ho appena descritto me le ha raccontate lui!

 

E voi? Conoscete altri fatti curiosi legati a Padova? Scriveteli nei commenti qui sotto e li inserirò nell’articolo!