Cosa vedere in Slovenia: itinerario di 2 o 3 giorni
Se avete in mente un viaggio in Slovenia, vorrei proporvi un itinerario di 3 giorni nella Valle dell’Alto Isonzo che volendo si possono anche comprimere a 2 giorni se siete dotati di poteri magici, tipo il teletrasporto, oppure più banalmente se siete disposti a rinunciare a qualcosina.
Se state organizzando un viaggio in Slovenia, sicuramente vi starete documentando su cosa vedere a Lubiana. Ma ricordate che oltre alla capitale, questo Paese offre tantissimo.
Ho visitato questi posti incantati lo scorso Ottobre e mi sono entrati nel cuore perché mi ricordano tanto le zone in cui vivo, ovvero le prealpi lombarde, ma hanno anche quel fascino esotico donato da una lingua incomprensibile e da una cucina che definirei “bella rustica” …se capite cosa intendo.
Qui troverete natura incontaminata, un paradiso degli amanti del trekking e delle attività all’aria aperta, ma anche tanta storia e non nel senso noioso e scolastico che uno potrebbe immaginare. Qui si celebra la memoria, si trasmettono storie vere, vita vera, emozioni.
La base perfetta per partire alla scoperta di queste terre è, secondo me, Kobarid, nota anche come Caporetto ed è proprio da qui che parte l’itinerario di 3 giorni che ho studiato per voi.
Se arrivate dal Nord Italia probabilmente la macchina è il mezzo di trasporto più adatto per raggiungere questa location, in ogni caso ho ipotizzato di lasciarvi la prima mezza giornata per organizzarvi con i trasporti, quindi partiamo nel primo pomeriggio alla scoperta di Caporetto.
Programma del 1° giorno: Caporetto – museo, ossario e cascata Kodjak
Caporetto è conosciuta da noi Italiani soprattutto per le vicende che la videro protagonista nella Prima Guerra Mondiale.
Non fate i saputelli, non lo dirò a nessuno che a scuola avevate appena la sufficienza in storia e che ora non vi ricordate più una “cippa” di niente.
Ma non vi preoccupate, è proprio per questo che ho pensato di partire con l’itinerario proprio da qui: in centro a Kobarid, sorge infatti il Museo di Caporetto (Kobariški muzej), il posto ideale da cui partire per fare un bel ripassino! E per ripassare meglio, vi consiglio di non visitare questo museo superficialmente, ma di affidarvi ad una visita guidata!
Consiglio n.1: se vi fidate di me, chiedete di Pino, più che una guida un narratore. Per me, numero uno!
Consiglio n.2: portatevi un pacchetto di fazzoletti, e poi non dite che non vi avevo avvisati.
La visita al museo richiede un paio d’ore circa
Dopo aver ripassato per benino gli eventi legati alla Prima Guerra Mondiale siete pronti per partire alla scoperta del territorio. Proprio a Kobarit, in posizione rialzata rispetto alla città, si trova l’ossario italiano che raccoglie i resti di oltre 7 mila soldati caduti durante il conflitto. Vale la pena di farci un giro per onorare la memoria di quei soldati e per ammirare la città da una posizione differente.
La visita vi ruberà pochi minuti, dopodiché vi consiglio di tornare in paese e spostarvi verso nord-est per un trekking leggero lungo le rive del fiume Soca, che a noi è noto col nome di Isonzo.
Conoscete l’Isonzo? Io non lo conoscevo ed è stato un incontro sorprendente! Si, perché questo fiume è di un color verde Tiffany molto fashion, ma anche molto originale. La colorazione è data da un particolare micro-organismo che vive in queste acque.
Il mini-trekking che vi propongo ha principalmente 2 obiettivi:
1. Andare alla scoperta della zona intorno a Kobarid per arrivare fino alla cascata Kodjak
2. Bruciare un po’ di calorie in vista della cena iper-calorica che ci attende dopo
Puntate in direzione nord est e fate una brevissima sosta per ammirare il Ponte Napoleonico distrutto durante la Guerra Mondiale e poi ricostruito. Superato il ponte tenete la sinistra al bivio, troverete un parcheggio poco più avanti sulla vostra destra. Parcheggiate e proseguite a piedi lungo il sentiero che parte proprio dall’altro lato della strada: ecco a voi il sentiero storico di Caporetto.
La passeggiata durerà più o meno un’ora e mezza (tra andata e ritorno) e vi porterà a costeggiare il Soca, che potrete anche attraversare su un ponte sospeso, una passerella di 52 metri posizionata nel punto esatto dove si trovava durante la Prima Guerra Mondiale. Mi raccomando, ricordatevi di indossare il vostro vestito da Indiana Jones e di tenere un coltello stretto tra i denti, proprio alla maniera dei vecchi esploratori.
Seguite quindi le indicazioni per la cascata Kodjak. Ricordare i nomi sloveni non è facile, lo so, ma qui non dovrete fare un grande sforzo, vi basterà ricordare un famoso omino pelato! Mi raccomando non confondetevi con Mastro Lindo!
Il sentiero è quasi completamente pianeggiante, ma ricordate comunque di indossare delle scarpe adeguate, meglio ancora degli scarponcini. Quando arriverete alla cascata non crederete ai vostri occhi. Questo è un posto dove la natura riesce a esprimere il meglio di sé in uno scenario da favola.
La parte finale del percorso è davvero suggestiva anche se un po’ scivolosa, per cui fate molta attenzione!
Terminato il trekking possiamo ripartire in direzione di Bovec, dove vi consiglio di soggiornare. Io ho passato la notte all’hotel Martinov Hram che si trova in centro, offre una sistemazione in camere molto graziose e vi saprà soddisfare con una cena preparata a puntino.
Programma del 2° giorno: Bovec – rafting, Lago di Bled – castello
Il programma del secondo giorno è ricco di emozioni.
Tanto per cominciare vi suggerisco di approfittare della presenza a Bovec di un centro specializzato in sport all’aria aperta, l’Aktivni Planet, dove potrete prenotare la vostra uscita in mountain bike, una zipline, hydrospeed oppure il classico dei classici, e cioè una uscita di rafting sulle acque cristalline dei fiumi della zona.
Io il rafting non lo volevo fare, più che altro avevo la certezza di lasciarci le penne e invece mi sono divertita come una pazza! Se volete conoscere il racconto della mia prima esperienza col rafting, proprio su queste acque slovene, potete rileggere il post in cui vi ho raccontato come è andata. E’ un racconto carino, soprattutto perché ha un lieto fine: non sono morta!
Possiamo ipotizzare di destinare al rafting la mattinata, mentre per il pomeriggio vi propongo 2 alternative: la prima è una visita all’interno del parco nazionale del Triglav, una zona naturalistica di una bellezza unica. Vi basti pensare che questa zona è stata scelta per le riprese del film “Le cronache di Narnia”. In alternativa potete fare una “minigita” al meraviglioso lago di Bled, che è un po’ distante ma comunque raggiungibile se avete un’auto a disposizione.
Tra le due opzioni, io personalmente ho visitato il lago e mi è piaciuto davvero tantissimo: è un luogo da cartolina, una destinazione sicuramente romantica, dove andare a pomiciare con il vostro ranocchio, ma che può essere apprezzata anche in amicizia. Insomma, anche se non avete un ranocchio da pomiciare, vi assicuro che vi piacerà.
Il lago di Bled ospita al suo interno l’unica isola della Slovenia. E visto che non stiamo parlando della Svizzera, ma di una nazione che ha 40 chilometri di costa affacciata sull’Adriatico, questo aneddoto mi ha molto incuriosito.
Sull’isola è presente una chiesina con una scalinata di 99 gradini. La tradizione vuole che gli sposi raggiungano l’isola grazie alle tipiche imbarcazioni della zona e che lo sposo porti la sua bella in braccio su per le scale. Uno sforzo non da poco, questi giovanotti sloveni sembrano davvero in forma, o forse hanno una pozione magica?
Cosa c’è da vedere al lago di Bled? In primo luogo c’è un bellissimo percorso pedonale che costeggia il lago e consente di ammirare scorci bellissimi dell’isola e del paesaggio circostante. Potete optare per una gita in barca su una pletna, la tipica imbarcazione di legno, forse un po’ “turistica”, ma molto “romanticosa”.
Da non dimenticare, un giro al castello che dall’alto domina il lago.
Tutto da queste parti è davvero romantico e profuma di fiaba e di zucchero.
E dopo che vi sarete sentite principesse per un giorno vi consiglio di chiudere la giornata in un tripudio di zucchero con quello che è il dolce tipico della zona, una torta con strati di crema e di panna tanto alti da risultare quasi imbarazzanti.
La torta si chiama Kremna Rezina o Kremsnita e la potete gustare in diversi bar della città anche se una voce mi ha detto che la più buona è quella che si trova alla caffetteria Park.
Dopo aver provato questa bomba calorica avrete chiaro il segreto degli sposi e dei 99 gradini! Energia a profusione!
Una fetta di questa torta potrebbe benissimo sostituire la vostra cena, ma se preferite, potete pensare di anticipare la merenda e magari fermarvi a Bled per la cena, prima di tornare a Bovec.
Programma del 3° giorno: Kolovrat – museo all’aperto, Tolmin – trekking
Anche il programma della terza giornata prevede un mix di visite e di attività all’aria aperta.
Partiamo dal nostro hotel di Bovec la mattina presto, destinazione: il monte Kolovrat. Lungo la strada, potete approfittarne per una breve sosta per visitare la cascata Boka, la cascata con la maggior portata d’acqua della Slovenia. E’ possibile percorrere un breve sentiero che porta fino ad una terrazza con vista sulla cascata. Il sentiero è un po’ più impegnativo degli altri trekking proposti finora perché presenta una discreta pendenza, anche se il tratto è molto breve (considerate circa 20 minuti).
Ma non preoccupatevi, vi basterà pensare a tutte le calorie che avrete ingerito fino a questo momento per imboccare il sentiero con passo da esperto alpinista.
Riprendiamo la strada e, superato Kobarid, arriviamo fino al monte Kolovrat per visitare un museo all’aria aperta: le trincee della terza linea di difesa italiana durante la Prima Guerra Mondiale. Questo luogo è davvero suggestivo: immerso in un meraviglioso scenario naturale, rievoca un periodo buio della nostra storia.
Il museo è aperto per visite in autonomia, ma se volete qualche dettaglio in più potete affidarvi alle mani di una guida che vi darà informazioni più dettagliate e saprà raccontarvi al meglio gli avvenimenti che ebbero luogo quassù. Potete chiedere informazioni per una visita guidata al centro visitatori “Il sentiero della pace” (Pot Miru) che si trova a Kobarit, proprio accanto al Museo.
Terminata la visita al Kolovrat ci spostiamo verso per l’ultimo trekking in programma a Tolmin.
Una volta arrivati a Tolmin bisogna proseguire in direzione delle gole di Tolmin (Tolminska Korita).
Si tratta di un trekking leggero della durata di un’ora circa su un sentiero pianeggiante, proprio all’interno del parco nazionale del Triglav. All’ingresso è possibile acquistare i biglietti e richiedere la cartina su cui troverete indicati i principali punti di attrazione della zona: il ponte del diavolo, la grotta di Dante da cui il Sommo Poeta pare abbia tratto ispirazione per la stesura de L’Inferno e la Testa d’Orso, un immenso masso incastrato tra le rocce. Non mancheranno anche qui fiumi dalle acque verdi e ponti sospesi.
E per terminare al meglio il nostro programma non potevo che portarvi a mangiare nel ristorante che più ho apprezzato nel mio weekend in Slovenia, il punto di ristoro Okrepcevalnica Tolminska Korita che vi attende proprio alla fine del sentiero.
Se vi state chiedendo cosa mangiare, qui potrete gustare tutte le ricette tipiche della zona: formaggi buonissimi, zuppe, e ancora la frika, una sorta di tortino a base di patate e formaggio, oppure la trota alla griglia, fino all’immancabile dolce tipico della zona, gli strucoli: ravioloni ripieni di frutta secca.
Termina qui il nostro weekend sloveno.
Sono certa che la gita vi sarà piaciuta
Con i suoi paesaggi, il trekking, il rafting, la storia e le leccornie, questa terra sa come accogliere e far sentire a casa.
federica
12/01/2017 @ 9:32
che buona quella torta!
Frida
16/01/2017 @ 15:15
Me la sogno ancora! Una bomba!
Monikiki
05/04/2016 @ 20:51
Mi avevi già convinto con il pezzo sulle trincee….questo mi prende a 360’……rannocchietta però ti devo fare un appunto…..non sarà che vedi tutto verde?????!!!! Il fiume e’ di un azzurro speciale, proprio come l’azzurro di Tiffany…..dai…vabbè…. Te la concedo perché sei una rannocchietta simpatica. Baci a presto
Frida
08/04/2016 @ 11:05
Dici che vedo tutto verde? Iooo? Ahahaha! Eh si, può essere! 🙂
Francesca
13/03/2016 @ 17:31
A Bled ho mangiato il dessert più buono della mia vita… so che non c’entra molto, ma me lo hai fatto tornare in mente quando hai parlato della tortina tipica. Siamo entrati in un bar con la voglia di assaggiarla ma l’avevano finita e allora mi sono gettata in un tortino al cioccolato col cuore che si scioglieva, circondato da una marmellata di fragole e crema inglese. Ti dico solo che l’abbiamo ripresa due volte! ;-D
Frida
16/03/2016 @ 22:06
Ahahah! E fu così che il tortino al cioccolato spazzò via la torta di Bled! Mi hai fatto venire una voglia!!!
Chiara Paglio
04/03/2016 @ 22:18
Ma bello bello questo articolo! Ho sconfinato in Slovenia una volta sola e mi hai fatto venire tanta voglia di tornarci!
Frida
06/03/2016 @ 20:01
E’ un posto meraviglioso! A me è piaciuta davvero tanto! Si vede? 😉
Michela
03/03/2016 @ 20:39
Articolo salvato dritto dritto nei preferiti in Futuri Viaggi -> Slovenia.
Sai, è nei miei traveldreams e avendo il moroso super appassionato di storia (ricordi che ti avevo detto che si era innamorato del tuo racconto sulle trincee?) dovrò PER FORZA seguire buona parte di questo itinerario!!
Ora, dobbiamo solo trovare il tempo per andare 😀
Frida
06/03/2016 @ 20:02
certo, me lo ricordo! Io credo proprio che vi piacerà! Poi, mi raccomando, fammi sapere com’è andata!
Agnese
01/03/2016 @ 20:22
Che bellezza! Io sono stata in Slovenia solo di passaggio, durante un on the road in Trentino/Austria/Slovenia/Friuli… ho visitato il lago di Bled (della cui torta tipica mi ricordo molto bene…), ma ci sarebbero ancora tante cose da vedere! La sua vicinanza sicuramente aiuta, ci farò un pensierino 🙂
Frida
06/03/2016 @ 20:03
E come dimenticare quella torta?
In effetti la Slovenia è una meta vicina e comoda, l’ideale anche solo per un weekend!
Lucrezia & Stefano - in World's Shoes
01/03/2016 @ 12:39
Fantastica Slovenia! È una delle prime mete che ci viene in mente ora come ora per un on the road in Europa, anche la Romania.. Ma la Slovenia ancor di più! *__*
Frida
06/03/2016 @ 20:04
In Romania non ci sono mai stata, ma la Slovenia mi è piaciuta tantissimo perché ha tanta natura ma anche tante cose interessanti da visitare!