I love Tokyo di La Pina: un viaggio nella capitale del Sol Levante
E così La Pina ha scritto un libro: “I love Tokyo”. E io potevo non comprarlo? Un viaggio nella capitale del Sol Levante accompagnati da una colonna sonora di Emiliano Pepe. Non si tratta di una guida, né di un romanzo, come La Pina stessa scrive: è una canzone d’amore per il Giappone. E io l’ho adorato.
Ragazzi, diciamoci la verità: Tokyo è la città più bella del mondo e La Pina è una delle persone che più mi piacciono, questa abbinata per me è irresistibile e ora vi racconto tutto.
La Pina di radio Deejay
Conoscete tutti La Pina, vero?
Per chi non la conoscesse, La Pina è una deejay di Radio Deejay e va in onda tutti pomeriggi insieme a Diego Passoni (altra persona che adoro) e alla Vale (Valentina Ricci).
La Pina nasce come rapper negli anni novanta, ma da anni ormai si è convertita alla radio. Il suo programma si chiama Pinocchio ed è un angolo di divertimento e passione allo stato liquido. Ve l’ho già detto che mi piace, vero? Di più! Io alla Pina voglio proprio bene: è ironica, divertente, dotata di una maxi dose di auto-ironia (una capacità che in una donna ho sempre apprezzato molto) e poi ha un cuore grande. Tra le altre cose è anche una grande amante del Giappone, pare ci sia stata 43 volte (o almeno così dice lei e io le credo). Insomma potrei non amarla?
Il suo amore per il Giappone aveva già prodotto un documentario fantastico dal titolo Tokyorama, uscito qualche anno fa su National Geographic Channel, in cui compare anche il già citato (e mio amato) Diego. Se ve lo siete perso andatelo a vedere, perché è divertentissimo. (Non perdetevi la puntata in cui Diego balla Britney Spears nel corridoio di una scuola giapponese: ineguagliabile!)
Tokyo
La capitale del Sol Levante è una città unica, è un mondo a sé e non basterebbero mille guide per descriverla. Quando si atterra a Tokyo si ha la sensazione di essere atterrati su Marte. La cosa che più mi ha sorpresa nel mio primo viaggio in Giappone sono stati i milioni di stimoli, i dettagli, la miriade di cose “strane” che ho visto e di cui facevo fatica ad afferrare il senso. E’ per questo che una semplice guida non basta. Non basta parlare di Shibuya e Ueno. Non basta segnalare il Sensō-ji e il Meiji Jinju. E anche se adoro leggere di Harajuku, dei Maid Cafè di Akihabara e del Gundam di Odaiba, sono sempre alla ricerca di testi e siti o blog che parlino di altro: dell’atmosfera che si respira, delle tradizioni, delle usanze, dei piccoli gesti che rendono questa terra unica.
Finalmente ho trovato quello che cercavo.
La Pina ha scritto un libro: I love Tokyo
Il libro è scritto dalla Pina e su questo non ci sono dubbi, leggendolo si ha la percezione di sentirla parlare: c’è il tuo tono, ci sono le sue battute e il suo modo di prendere e prendersi allegramente alla leggera.
I capitoli
Il libro è diviso in capitoli che trattano in maniera davvero esaustiva tutto ciò che c’è da sapere per preparare un viaggio a Tokyo. Si va dai consigli su quando acquistare il biglietto aereo, a cosa mettere in valigia, fino a dove mangiare e dove fare shopping. In una sezione finale è riportato anche un suggerimento di programma per visitare la città e devo dire che è un programma carino e per niente scontato, con alcune destinazioni che io ancora (dopo 3 visite a Tokyo) non conoscevo.
Foto e disegni, con tanto di onigiri ed edamame
Tutto il libro è ricco di fotografie e di illustrazioni in vero stile kawaii! Non sono solo carine, sono anche utili perché illustrano ogni cosa nel dettaglio. La cosa più simpatica sono due personaggi che ricompaiono ad ogni capitolo: un onigiri ed un edamame! E questo è un tocco di classe, da vera japan lover!
QR code
Questa è la cosa più simpatica di tutte, anche se io in realtà odio i QR code. Di che si tratta? Sparsi nel libro troverete dei QR code (sapete cos’è un QR code, vero?) tramite i quali potrete accedere a dei contenuti multimediali. Per ogni capitolo è infatti presente una colonna sonora di Emiliano Pepe, il marito della Pina, e poi sparsi qua e là video di approfondimento. Ho trovato quest’idea geniale, perché consente di ampliare il contenuto del libro e andare oltre alla parola scritta introducendo musiche e creando un maggior coinvolgimento.
Termini giapponesi
Mentre la vostra lettura prosegue imparerete anche dei termini giapponesi. Non si tratta del solito vocabolario noioso che si trova alla fine di una qualsiasi guida, ma di termini curiosi che possono essere utili durante una visita a Tokyo oppure anche solo per conoscere meglio la cultura giapponese. Voi sapete cosa vuol dire “pika pika”? E “waku waku”?
Giudizio complessivo
Non so se si è capito, ma questo libro mi ha fatto impazzire. L’ho divorato stando sveglia la notte. Mi è piaciuto perché si vede che è scritto da una persona che questa città l’ha vissuta e amata davvero, è ricco di spunti e mi ha fatto scoprire anche qualcosa che ancora non conoscevo. Mi è piaciuto perché è scritto in maniera diretta, come una chiacchierata tra amici e perché mi ha fatto più volte ridere di gusto.
Ecco, se devo fare un appunto negativo, trovo che il test per capire in quale quartiere dormire a Tokyo non funziona: no no no! L’ho fatto onestamente, rispondendo secondo coscienza a tutte le domande, e mi è uscito che il mio quartiere è Ginza: ma scherziamo? Il mio quartiere è Shinjuku! Al massimo Shibuya! Ma di certo non Ginza!
Allora l’ho rifatto, cambiando un po’ le risposte. Ho pure barato! L’ho rifatto 3 volte! Niente da fare! Shinjuku non è uscito mai! Poi ho guardato bene e ho scoperto che per finire su Shinjuku, alla domanda “tu sei più Al Bano o Romina” avrei dovuto scegliere Al Bano!
Ecco Pina, no!
Al Bano, no!
Scheda
Genere: viaggio
Tema: Tokyo e tutte le dritte per viverla al meglio
Da leggere perché: è simpatico, divertente e completo
Voto: 10 (ve l’ho detto che mi è piaciuto!)
E se dopo tutto questo, vi ho fatto venire voglia di leggere questo libro, lo trovate in libreria o su amazon!
21/11/2020 @ 7:28
Che porcata! Una montagna di stereotipi e supposizioni sulla cultura Giapponese. Vivo a Tokyo da 15 anni e meta’ della cose che ho solo visto nel video sono solo commenti superficiali, supposti senza approfondimenti reali.
Ora tutti penseranno che i Giapponesi non reggono l’alcohol, che le ragazze girano con le parrucche e mangiano serpenti. E ho solo citato le inesattezze che ho visto nei primi 5 minuti di video.
21/11/2020 @ 19:15
Certo che, lo devi ammettere, commentare un video di 2 ore e 22 minuti basandosi su quello che hai visto nei primi 5 minuti, non è un’analisi molto approfondita, non trovi?
Inoltre, dovresti considerare che si tratta di un documentario del 2010 e che la scena che hai visto era girata dentro un Donki. Insomma…
22/11/2020 @ 18:56
eh ma tu che l’hai visto devi anche ammettere certamente i toni non cambiano. Bastano 5 minuti per capire in che modo viene affrontato il… documentario (???). Onestamente non sembra molto diverso dall’approccio del turista che viene in Giappone aspettandosi di trovare un paese fuori di testa, e che con questo “mind set” qualsiasi cosa che trova è incredibilmente bizzarro ed esattamente nelle sue aspettative. Stereotipi a gogo su un paese che è difficilissimo da comprendere e analizzare. Poi guarda, mi sono bastati quei 5 minuti per trovare un bel po di inesattezze, dovrebbe bastare per capire l’andazzo no? Quando assaggi la pasta che cuoce, mice ti mangi tutta la pentola
21/06/2017 @ 8:01
Anche io l’ho divorato in una giornata! E adesso sto leggendo il tuo blog per prepararmi al mio viaggio in Giappone 🙂
26/06/2017 @ 13:16
Ti invidio molto perché presto sarai nel posto più bello del mondo! 😛
10/04/2017 @ 19:36
Siiii…come tutti, anche io la conosco è una grande…:D
Sono curiosa, il Giappone mi affascina, lo consiglierò a mia cugina che a breve ci andrà 😀
Bacioni
14/04/2017 @ 19:26
È davvero una grande! Non c’è altro da aggiungere!
07/04/2017 @ 15:05
Ahahah! Mi hai fatto morire dal ridere anche tu, non solo il libro! Allora, cara la mia Al Bano… come sai, ho letto anch’io il libro ma da ‘mai stata in Giappone’ ho potuto fare molti meno confronti. MI piace molto la tua recensione e il tuo punto di vista su Tokyo. I pupazzetti Onigiri e Edamame disegnati per tutto il libro? Adorabili! Insomma, La Pina ha convinto tutt’e due. Non ci resta che organizzare un bel viaggio in terra nipponica. E credo che io e te, dopo l’avventura di quest’estate, potremmo fare davvero di tutto!
14/04/2017 @ 19:28
Grazie Tatiana! Al Bano proprio no! 😂😂😂
Io e te in Giappone faremmo dei danni pazzeschi, lo sai vero?
07/04/2017 @ 11:10
Letto il post!
Voglia irrefrenabile di leggerlo.
Comprato!
(grazie per averlo segnalato 🙂 )
14/04/2017 @ 19:27
Ma figurati!
Mi fa piacere che ti sia piaciuta la dritta!
Poi fammi sapere se lo trovi spaziale come l’ho trovato io!