Cosa vedere a Kyoto: la guida completa di Frida
Kyoto è un gioiellino e custodisce tantissimi tesori nascosti. Così tanti che il principale problema che ci si pone prima di visitare la città è: che cosa vedere? Vi basti pensare che in questa città sorgono circa 2.000 templi e santuari e che ben 17 siti sono stati riconosciuti dall’Unesco come patrimonio dell’umanità. Ma quello che rende Kyoto davvero unica è la zona del centro in cui si sono conservate perfettamente le antiche stradine così come apparivano prima della seconda guerra mondiale che ha distrutto invece gran parte delle altre città giapponesi. Kyoto è stata graziata dai bombardamenti e conserva ancora oggi degli angoli di una bellezza senza tempo. E’ vero, molti templi sono meravigliosi, ma io adoro Kyoto per il fascino che sa esprimere per le sue strade – anche perché 2.000 templi non se li riesce a visitare nessuno e comunque, dopo il decimo, sfido chiunque a ricordarsene i particolari.
Ecco allora le zone e, si, anche qualche tempio, che a mio avviso sono imperdibili in una visita alla città.
cosa vedere a kyoto
Higashiyama
Questa secondo me è la zona più autentica: strette stradine bordate da botteghe, negozi e sale da the. Il legno come elemento principe. Porte scorrevoli, un continuo sali e scendi in pietra, coppiette che passeggiano mano nella mano indossando gli yukata tradizionali. Si tratta di una zona molto affollata soprattutto nei periodi di alta stagione, anche perché per queste stradine si giunge fino al famosissimo Kiyomizu Dera, per cui vale la pena venirci molto presto la mattina o verso sera: si rischia in questo modo di trovare tutti i negozi chiusi, ma vivrete un’atmosfera decisamente diversa.
Heian Jinja
Anche se non viene spesso citato tra i super-top di Kyoto, questo santuario shintoista è davvero meraviglioso. Tanto per cominciare il piazzale antistante il tempio è gigantesco e impressiona per la sua maestosità. Il tempio poi è costruito seguendo i dettami dello stile cinese, con i tipici colori rosso e verde. Ma ciò che ha lasciato una traccia indelebile nei miei ricordi sono i meravigliosi giardini che si nascondono dietro al santuario. Laghetti, alberi, fiori di loto, ponti, pietre, tutto in questo posto è una celebrazione della natura. Se avete visto Lost in translation, questo è il giardino in cui “la Scarlett” (la chiamo così perchè è mia amica) saltella da una pietra all’altra attraversando un laghetto. Avete presente?
Quando ci sono andata ho passato qui un paio d’ore. Mi sono persa per i sentieri di questo posto magico, ho scattato milioni di foto, mi sono appostata dietro a un albero per spiare un airone, mi sono seduta su un ponticello ad ammirare l’estasi davanti ai miei occhi.
Alla fine è arrivato un guardiano e si è scusato in mille modi, perché era arrivato l’orario di chiusura e noi avremmo dovuto già essere fuori di lì.
Arashiyama
La foresta di bambù di Arashiyama è di sicuro la più famosa del Giappone, anche se di bambù in Giappone se ne trovano ad ogni angolo. Ma qui i sentieri sono talmente belli che si possono scattare delle foto strepitose. O meglio. Si POTREBBERO scattare! Perché ormai questa location è talmente famosa che scattare una foto senza che ci sia un passante a rovinarvi lo scatto è impresa più unica che rara.
Tocca aspettare e munirsi della proverbiale calma zen, dopotutto vuoi che sia un caso che proprio all’ingresso della foresta ci sia uno dei templi zen più famosi di tutta Kyoto? Coincidenze? Io non credo proprio! Se passate da Arashiyama fateci un salto, il tempio si chiama Tenryu Ji.
Kinkaku Ji
Un altro tempio davvero imperdibile a Kyoto è il Kinkaku Ji, noto anche come Padiglione d’oro. La vista di questa meraviglia toglie il fiato. Non c’è niente da aggiungere. Questo sito è di una bellezza indescrivibile e anche se è uno dei posti più fotografati del Giappone, per cui chiunque può dire di averlo visto almeno una volta in foto, fidatevi quando vi dico che averlo davanti agli occhi è tutta-un’altra-cosa! La visita a questo tempio in realtà si risolve nell’ammirare il padiglione da fuori, mentre si specchia nelle acque del laghetto, e nel fare un breve giro per i suoi giardini. Poca cosa, ma l’estasi è talmente intensa che vale il biglietto, e che, tornando a Kyoto per la seconda volta, vorrete tornare a vederlo: almeno io ho fatto così. Mi sono anche chiesta che cosa rendesse questo edificio così particolare, non sono riuscita a capirlo, ma forse la risposta è davvero ovvia: per caso avete mai visto in vita vostra un edificio d’oro? Per i giardini del Kinkaku Ji è facile incrociare delle ragazze vestite con gli abiti tradizionali. Un gruppetto mi si è avvicinato chiedendomi di fargli una foto. Io, tutta orgogliosa, ho sfoderato le 4 parole di giapponese che riesco a mettere insieme a fatica per sentirmi dire che, sorry, loro erano Coreane.
Nishiki Market
Il Nishiki Market è un mercato coperto molto particolare, non si tratta infatti di una struttura ampia come potremmo immaginare, ma di una serie di gallerie in cui si susseguono negozietti e banchi alimentari. Ce n’è davvero per tutti i gusti e per tutte le tasche, si può mangiare spendendo pochi yen o si può investire una fortuna in ciotoline e lacche. Ci si trovano vestiti, caramelle, calzini, pesce e perfino un tempio. Essendo al coperto, si rivela un’ottima meta in caso di pioggia, ma vale comunque una visita anche in caso di bel tempo, magari per un pranzetto veloce o per un pausa merenda.
Gion
Poco distante da Higashiyama, anche Gion è un quartiere storico che mantiene perfettamente lo spirito d’un tempo. Famoso per gli avvistamenti delle geisha, diventa davvero magico la sera, quando le luci si accendono e la magia comincia. Imperdibile, imperdibile, imperdibile! Nella zona ci sono 3 vie in particolare che sanno regalare emozioni e sapori unici. In primo luogo, Hanami-koji Dori, nel tratto a sud di Shijo Dori, dove è possibile ritrovare le antiche case da the oltre alle case delle geisha oggi riconvertite in costosi ristoranti. Poi c’è Shinbashi, che invece si trova a nord di Shijo Dori e che viene da molti indicata come la via più bella d’Asia. Stradine in pietra e salici costeggiano un fiumiciattolo su cui si allineano antiche case di legno. Ponticelli e lanterne completano il quadro. Per finire, Pontocho è un viuzza strettissima che corre parallela al Kamogawa. Qui troverete un’ampia scelta di ristoranti dove cenare, alcuni dei quali presentano anche una deliziosa terrazza che si affaccia direttamente sul fiume.
COME MUOVERSI a Kyoto
Kyoto è indubbiamente molto estesa e muoversi da un capo all’altro della città utilizzando i mezzi pubblici può diventare problematico. La metropolitana infatti ha solo 2 linee e non raggiunge tutti i luoghi di interesse turistico, per spostarvi dovrete necessariamente prendere un autobus.
La rete degli autobus di Kyoto è capillare ed efficiente, ma vi toccherà fare i conti con il traffico e armarvi di quella che è diventata famosa col nome di “santa pazienza”.
Alcune regole per sopravvivere:
- Ad ogni fermata troverete le indicazioni sulle linee che servono quella fermata e gli orari delle corse. Nelle fermate più frequentate troverete anche una cartina dell’area circostante che vi segnala in quali punti fermano altre linee, a volte basta girare l’angolo o attraversare la strada.
- Ricordate che in Giappone la guida è a destra, è utile saperlo per non prendere un autobus nella direzione sbagliata.
- Salite dalla porta posteriore e scendere da quella anteriore.
- E’ possibile acquistare il biglietto per l’autobus direttamente a bordo e solitamente si paga al momento di scendere. Accanto alla postazione dell’autista troverete una macchinetta in cui inserire le vostre monete.
Una corsa in area urbana costa 230Y. Le linee che effettuano un percorso al di fuori di quest’area hanno invece un prezzo che varia in funzione della distanza percorsa. Nel momento in cui si sale sull’autobus vi viene assegnato un numero e un display mostra per ciascun numero qual è l’importo da pagare. Sembra complesso, ma è più semplice di quello che sembra. Se ce l’ha fatta una rana, ce la potete fare anche voi.
Visto che di autobus solitamente se ne prendono parecchi in un giorno, è molto comodo acquistare il biglietto giornaliero, che risulta essere anche molto economico dato che costa solo 500Y. Lo potete acquistare direttamente a bordo, oppure negli information centers. Va obliterato la prima volta che utilizzate autobus durante la giornata, dopodiché sarà sufficiente mostrarlo all’autista ogni volta che scendete dall’autobus (scendete, non salite!).
Se vi state chiedendo dove si trovano gli information centers, ce n’è uno proprio nel piazzale davanti alla stazione di Kyoto che, oltre a vendere biglietti e abbonamenti, può rivelarsi molto utile per recuperare la mappa del tesoro, ovvero la cartina con le linee degli autobus senza la quale vi sarà probabilmente difficile sopravvivere.
Lo so, siete terrorizzati all’idea di perdervi per una città in cui non solo nessuno parla l’italiano, ma manco l’inglese e le indicazioni per strada sono incomprensibili. State tranquilli, ce la potete fare e soprattutto mettete già in conto di:
– prendere l’autobus di una linea sbagliata,
– prendere la linea giusta, ma nella direzione sbagliata,
– prendere la direzione giusta, ma scendere alla fermata sbagliata
Ma tenete duro, alla fine ce la farete ad arrivare a destinazione.
Un mezzo alternativo per spostarsi in città è la bicicletta. Molti hotel le mettono a disposizione degli ospiti in maniera gratuita o a pagamento oppure potete trovare negozi che le noleggiano. Come già detto, in Giappone la guida è invertita rispetto all’Italia, quindi anche in bicicletta occorre prestare attenzione per non rischiare di trovarsi spiaccicati sotto una macchina come succede a certe rane amiche mie che se ne stanno in mezzo alla strada. Povere rane!
DOVE DORMIRE a Kyoto
Proprio a causa degli spostamenti in autobus, sconsiglio di trovare alloggio in posti che non siano centralissimi, il rischio è che vi toccherà perdere molto tempo per gli spostamenti. Le location da considerare a mio avviso sono soltanto 2: potete scegliere un hotel nei pressi della stazione di Kyoto oppure potete optare per la zona del centro tra Shijo e Gion. Io ho provato a soggiornare in entrambe le zone e personalmente ho preferito la seconda, perché essendo più centrale consente di uscire la sera per locali e ristoranti che si trovano in zone tipiche senza impazzire con lunghi tratti in bus. Quando parlo di centro, mi riferisco comunque ad una zona piuttosto estesa: potete considerare qualsiasi sistemazione compresa tra Shijo e Sanjo Dori e tra Kawaramachi e il Kamogawa e tutto ciò che trovate nelle immediate vicinanze.
Ovviamente, Kyoto è la mecca dei ryokan: gli alberghi in tipico stile giapponese, quindi se volete fare questa esperienza durante la vostra permanenza in Giappone, dovreste considerare di provare proprio qui, a Kyoto. Tenete presente che i ryokan sono mediamente molto costosi. Se vi fermate più giorni in città e non avete budget a sufficienza per trascorrere tutte le notti in ryokan, valutate l’ipotesi di prenotare una notte soltanto e trascorrere le restanti in un hotel più economico.
DOVE MANGIARE a Kyoto
A Kyoto ci sono dei locali che ho letteralmente adorato.
Yoshimura – Primo tra tutti è Yoshimura ad Arashiyama. Preparatevi ad una lunga attesa, la coda qui è una costante, ma sarete ricompensati dall’atmosfera di questo locale che è decisamente tipica. Il locale si affaccia sul fiume in una location davvero suggestiva. Nel menù troverete soba, udon e tempura.
Ganko Sushi – Se cercate un sushi di ottima qualità, Ganko Sushi è la risposta. Sedetevi al banco in modo da poter ammirare l’arte con cui i cuochi del locale preparano il sushi proprio davanti ai vostri occhi. Il risultato, inutile dirlo, è delizioso e i prezzi non sono neppure troppo alti. Sono disponibili menù con delle combinazioni già studiate per voi oppure è possibile ordinare a la carte, scegliendo i singoli pezzi.
Ganko sushi è ormai diventata una catena di ristoranti, ma il negozio originale si trova a Sanjo, poco distante da Pontocho.
Kappa sushi – Per un sushi decisamente più economico, Kappa sushi è una delle tante catene che in Giappone propongono la formula del kaiten sushi anche se in chiave moderna. Davanti a voi infatti troverete dei piattini già pronti che girano su un tapis roulant da cui potrete attingere liberamente, ma c’è pure la possibilità di ordinare dei pezzi su richiesta tramite l’apposito schermo touch presente accanto ad ogni postazione. Guardatevi in giro: davanti a voi o magari sopra al nastro troverete sicuramente una tazza, the verde in polvere, acqua calda, bacchette, salsa di soia. La qualità di questi posti non è nemmeno lontanamente paragonabile al sushi che si mangia in un ristorante, è una sorta di fast food del sushi ma… e qui viene il bello, con una cifra ridicola potrete mangiare a sazietà un sushi che in Italia vi sareste sognati. Fate attenzione, google maps lo indica a Pontocho, ma in realtà si trova su Kawaramachi poco più a nord dell’incrocio con Shijo Dori.
La stazione – Un posto impensabile per un Italiano per consumare un pasto decente è la stratosferica stazione di Kyoto. Ho sentito pareri discordi su questa stazione, così moderna, gigante ed efficiente. Io la adoro e la trovo davvero unica. Una volta entrati in stazione dal piazzale antistante, tenete la destra e salite tutte le scale mobili fino all’ultimo piano. Qui troverete una ricca selezione di ristoranti tra cui potrete scegliere quello che più vi ispira. In tema di sushi vi suggerisco Sushisay, ma troverete davvero di tutto, tanto per capirci non manca neanche la pizza.
Pontocho – Per finire, la zona di Pontocho è ricca di ristoranti. Forse un po’ più cari rispetto alle altre zone, offrono però una location unica …e quando vi ricapita di cenare in un quartiere così?
E per finire, se siete ancora curiosi di scoprire la città, vi rimando al video che ho preparato quest’estate appena tornata dal Giappone.
Questo è tutto per Kyoto. Ancora una volta ho trovato una scusa per parlarvi di Giappone, sono proprio incorreggibile.
Ci vediamo tra un mese per l’ultimo episodio di FRIDAy and the city e a breve per nuovi post e questa volta prometto, non parlerò di Giappone!
A presto
Baciotti verde-rana
Frida
#traveldreams: pillole di 2015 tra viaggi e sogni - Drive My Car - Travel Blog
03/09/2016 @ 15:48
[…] Elisa, con questo post ricco di interrogativi sulla Cambogia, Paese che ho in wishlist da tempo e Frida, ancora una volta con il Giappone (sempre lui, mannaggia!) Dicembre Sono di nuovo in Italia, di […]
#traveldreams: pillole di 2015 tra viaggi e sogni | Baby you can drive my car
15/12/2015 @ 10:30
[…] Elisa, con questo post ricco di interrogativi sulla Cambogia, Paese che ho in wishlist da tempo e Frida, ancora una volta con il Giappone (sempre lui, mannaggia!) Dicembre Sono di nuovo in Italia, di […]
Silvia
24/11/2015 @ 22:42
Complimenti, davvero un post bellissimo e utilissimo! Non sono mai stata in Giappone e leggendoti mi è venuta voglia di andarci prima possibile!! 🙂
Frida
03/12/2015 @ 8:44
Cara, grazie mille! E’ un commento bellissimo! Spero tanto tu ci possa andare presto! 😉
Daniela
18/11/2015 @ 12:52
Adoro Kyoto, anche se ho Tokyo nel cuore. La seconda foto del post ce l’ho identica identica alla tua! 😀 Ottimi consigli comunque, Yoshimura lo adoro, Ganko sushi l’ho provato a Osaka ed è ottimo, a Pontocho, o nei dintorni, ho cenato una sera in una specie di izakaya/teppanyaki dove mi ha portato un amico giapponese, ma non ricordo né il nome né il punto in cui si trovava! Era ottima, prezzi decenti e buonissimi yakisoba/okonomiyaki! 😀 Mannaggia che non me lo ricordo proprio!
A presto! 🙂
Frida
18/11/2015 @ 23:37
Mannaggia Daniela! Se ti viene in mente, fammi sapere… che me lo segno per la prossima volta! 🙂
Elena
16/11/2015 @ 18:22
Devo dire la verità: Tokyo mi è piaciuta, ma a Kyoto ho lasciato il cuore!
Foto bellissime, l’Heian Jinja mi manca: una buona scusa per tornarci 😉
Frida
18/11/2015 @ 23:35
Hai ragione, è proprio una buona scusa!
E nel caso ne servissero altre, fammi sapere… che la lista è lunga! 😉
Pinguy
15/11/2015 @ 18:16
Bellissimo questo post. Belle foto! Brava frida!!!
Frida
18/11/2015 @ 23:34
Grazie Pinguy! 😉
Valentina
13/11/2015 @ 18:14
Cioè io non ho parole! Sono entrata in qualcosa come il 90% dei templi più famosi di Kyoto, ho varcato la soglia dell’ Heian Jingu ma…non sono andata oltre il piazzale e mi sono persa quella meraviglia di giardini??? Vado prima a vergognarmi nell’angolo per due ore…e poi… a spulciare il prezzo dei voli…devo rimediare!!!
Frida
13/11/2015 @ 21:08
Eh si! Ora ti tocca tornare subito là! ^^