Arte a Firenze: Rinascimento o street art?

Sono stata da poco a Firenze, una città bellissima colma di meraviglie, di storia e di arte. O suvvia, Firenze è la culla del Rinascimento, mica ve lo devo dire io, no?

Ma c’è una cosa che mi ha colpita più di tutte ed è stata la gran quantità di graffiti e di street art che ho visto mentre gironzolavo per le sue vie.

Ho scoperto che l’arte a Firenze non si è fermata ai grandi maestri del passato, ma è ancora viva e si è evoluta verso nuove forme, più moderne ma comunque altrettanto belle e interessanti. E così, macchina fotografica alla mano, ho cercato di immortalare quanto più possibile.

Firenze classica

Ma prima di buttarci a capofitto per un tour in cui vi mostrerò queste opere d’arte moderne, vorrei farvi dare un’occhiatina anche alla Firenze classica, a partire dal David di Michelangelo, passando per la cupola del Brunelleschi e per il campanile di Giotto, per arrivare a Ponte Vecchio senza perdersi le innumerevoli chiese, una più bella dell’altra: Santa Maria Novella, Santa Croce e Santa Maria del Fiore con il Battistero e il Museo del Duomo.
Ho zippato tutto quello che ho visto in un weekend in un video che credo sia utile per farsi un’idea di quanto questa città sia bella. Buona visione!

E mentre giravo per Firenze con il mio bell’itinerario studiato per benino, mi sono imbattuta in un imprevisto: la street art a Firenze!

Cara amica street art, come direbbe Renato Zero, “non ti avevo considerata”!

Exit Enter

La prima che ho incontrato, proprio mentre il primo giorno mi avviavo verso quel ristorantino dove mi sono “scofanata” l’impossibile, è un’immagine di un omino stilizzato. Nulla di particolarmente complesso.
Un omino nero con dei palloncini rossi.20151115_131612

Un omino che poi mi ha seguita nel mio giro per la città. Cambiando accessori, ma non la forma – sempre stilizzata – e non i colori – sempre nero con quel tocco di rosso che lo rende così romantico. Me ne sono innamorata.
E allora eccolo, vestito da indiano, con le sue lunghe penne rosse.DSC_2060

E poi ancora con un cuoricino o con una scala, altri palloncini.DSC_0482 E’ il progetto “Exit enter” di uno street artist anonimo ed io lo trovo così semplice ed allo stesso tempo carico di messaggi e sentimenti.DSC_0479

Clet

Poi, accanto alla sfilata degli omini stilizzati che mi hanno accompagnata per tutto il tempo, è comparsa un’altra galleria d’arte, se possibile ancora più bella.

Dei cartelli stradali molto originali. DSC_0583Decorati con elementi creativi, che ne lasciano inalterata la funzionalità pubblica, ma li trasformano allo stesso tempo in vere e proprie opere d’arte. DSC_2061A firmare queste creazioni è Clet, un artista francese da anni trasferito a Firenze. DSC_1963E anche in questo caso la “caccia al cartello” è stata un leitmotiv che mi ha accompagnata per tutto il weekend, perché queste installazioni sono disseminate in giro per tutta la città (ma si trovano in realtà anche in altre città per cui Clet ha lavorato).DSC_1964

Blub

La terza e ultima galleria di street art che ho incontrato è stata forse quella che ha suscitato in me più curiosità.DSC_0469
Si tratta in questo caso di affissioni, sulle tonalità dell’azzurro, realizzate ritraendo personaggi famosi: la Gioconda, la ragazza con l’orecchino di perla, la Venere di Botticelli, ma anche uomini come Dante o Dalì. DSC_0585Vengono tutti riprodotti in maniera fedele all’icona originale, se non fosse per un particolare: tutti indossano una maschera da sub. DSC_0466E in effetti i toni azzurri fanno pensare che queste opere siano finite in fondo al mare o se ne siano andate a fare un’immersione di gruppo. Che significa? Forse un monito per salvare le opere d’arte da alluvioni e acqua alta? Non direi!DSC_0744
La verità è anche in questo caso da ricercare nel lavoro di uno street artist: Blub. La sua collezione si intitola “L’arte sa nuotare” ed è una risposta alla crisi che attanaglia i nostri tempi.

Siamo in crisi? Abbiamo l’acqua alla gola? E allora mettiamoci la maschera e iniziamo a nuotare!

E’ questo il messaggio di Blub! Ironico e divertente, ci invita a rimboccarci le maniche e ad aguzzare l’ingegno, come si fa in tempo di crisi per sopravvivere.DSC_0468
Il risultato è sicuramente curioso e trovare questi poster appesi per la città ha dato un tocco di magia in più alla mia visita.

Vi sono piaciute queste “collezioni” alternative?

Per chiudere allora vi lascio al più completo dei crossover.

20151115_163957Lo vedete il poster con la maschera da sub? E l’omino nero con cuore rosso? E Clet, che tiene in mano il suo cartello stradale?

Questa è street art.

Questa è Firenze.

E anche se non me l’aspettavo così… è stata più bella di ogni mia previsione!