Fare sport a Varese: vacanza attiva
Varese per me ormai è diventata sinonimo di casa. Vi parlo spesso delle cose da fare qui, ma c’è un aspetto di queste terre che non vi ho mai raccontato come si deve: Varese è la patria degli sportivi e la meta ideale per quella che viene definita “vacanza attiva”. Qui si possono praticare una quantità infinita di sport all’aria aperta all’interno di una cornice paesaggistica da favola.
Lo so: io sono di parte e voi non vi fidate, ma potete credermi se vi dico che InLombardia, l’ente per la promozione turistica della regione, quest’estate ha organizzato un blogtour a Varese quasi completamente dedicato allo sport e alla natura!
Ora vi racconto che cosa ho combinato in quei giorni.
Come prima cosa siamo stati accolti con un benvenuto coi fiocchi nello splendido scenario di Ville Ponti, un posto che a vederlo non ci si crede. Sono 7 anni che abito a Varese e non avevo mai messo piede in questa villa. Quando ho varcato i cancelli d’ingresso quel pomeriggio di giugno sono rimasta a bocca aperta. Voi avete mai visto una villa tanto bella?
Nel comitato di benvenuto ho avuto il piacere di conoscere Filippa Lagerback, definirla semplicemente divina è riduttivo. Filippa, è la madrina della Varese Sport Commission e sponsorizza l’attività sportiva in questo territorio che lei ha scelto come sua abitazione. Io e Filippa abbiamo molto in comune. Non per vantarmi, ma si nota?
Dopo il benvenuto ci siamo immersi nel programma che ci ha consentito di testare in prima persona alcuni degli sport che si possono praticare da queste parti.
Ora arriviamo al dunque.
Frida, ma com’è che abiti qui da anni e non ci hai mai parlato degli sport?
Beh, ecco, mi sono distratta un po’. Forse ho preferito raccontarvi questa terra con le sue montagne, il lago Maggiore, il chiostro di Voltorre, Villa Panza e l’Eremo di Santa Caterina. Ecco, non sapevo che vi interessasse lo sport. E poi è arrivata un’invasione di cavallette, ho dovuto sbrinare lo stagno e portare la salamandra a smacchiare il cappotto.
Ok, lo ammetto: io per lo sport sono negata! Una frana! Io sto allo sport come un bradipo alla trigonometria. Ho reso l’idea?
Ma non per questo mi sono arresa! Quando ho ricevuto l’invito di InLombardia e ho letto il programma del weekend sono andata un attimo in ipotermia, non lo nego, ma è durato solo un attimo! Poi mi sono detta: dai Frida, provaci! Vediamo se riesci a non ammazzarti! Ed ecco com’è andata.
Passeggiate e Trekking
Il primo giorno del nostro tour è stato dedicato ad una piacevole passeggiata che definire trekking è decisamente esagerato. Abbiamo infatti percorso la via delle Cappelle del Sacro Monte di Varese, un sentiero acciottolato che si arrampica sul Campo dei Fiori per circa 2 chilometri. Lungo il percorso sono disseminate le 14 cappelle della via crucis, una più bella dell’altra, con affreschi e statue e, cosa da non sottovalutare, si gode di una splendida vista su tutta Varese e sulla valle.
In questa occasione, ho fatto la mia porca figura. Certo, sono arrivata in cima che grondavo, tutta sudata e forse pure con un filo di fiatone, ma non mi formalizzerei! Il sentiero non è per niente difficile e richiede solo un piccolo sforzo per via della leggera pendenza. Insomma, pare che per arrivare in cima al Sacro Monte sia indispensabile andare in salita, fosse stata in discesa avrei spaccato!
Oltre a questo percorso, che è di sicuro il più famoso della zona ed anche quello artisticamente più rilevante, in tutta la provincia di Varese non mancano le occasioni per fare trekking immersi nei bellissimi boschi della zona. Il Poncione di Ganna, il Forte di Orino, le Pizzelle, il Monte Lema, la Forcora, sono solo alcuni dei percorsi che si possono seguire con sentieri mediamente impegnativi e molto panoramici. Per non parlare della 3V, la Via Verde Varesina, costituita da ben 200 chilometri di sentieri che collegano Porto Ceresio con Maccagno e la storica Linea Cadorna, una trincea difensiva costruita durante la Prima Guerra Mondiale e mai utilizzata.
Aliante
Il secondo giorno di tour è partito alla grande con un volo a bordo di un aliante e, anche se fisicamente questo sport forse può sembrare poco impegnativo, fidatevi quando vi dico che ci vuole un gran coraggio a mettere piede su quei velivoli. Ma per i più avventurosi, Varese riserva un trattamento speciale. All’Aeroclub Adele Orsi è possibile spiccare il volo e fluttuare nel vento proprio sopra al Lago di Varese.
Io l’ho provato e sono diventata la prima rana che vola. Non per vantarmi, ma non è da tutti. E’ un’esperienza surreale e magica e ne porterò sempre il ricordo nel cuore.
Cavallo
Dopo aver volato sui cieli di Varese è stata la volta del cavallo. Nel nostro tour siamo stati ospitati dall’Agriturismo Il Pivione di Brebbia.
Qui ammetto di aver avuto qualche problemuccio già solo a salire a cavallo, proseguito poi nel momento in cui il mio cavallo ha iniziato a gironzolare e culminato nel momento in cui PeppeCant ha deciso di partire al galoppo spaventandomi a morte. Ho imparato ad andare a cavallo? Certo che no! Ma qualcosa ho imparato. Ho imparato per esempio che per far partire il cavallo bisogna dare un calcetto con i piedi e in contemporanea fare il verso della rana. Chi meglio di me? Solo che, nonostante mi sforzassi di gracidare, sto cavallo non ne voleva sapere di partire. Finchè ho scoperto che il “verso della rana” in realtà non è un bel gracidare, ma un suono simile ad uno schiocco con la lingua. A quel punto ho capito che il cavallo non fa per me. Ma voi, l’avete mai vista una rana a cavallo? No? Ecco, appunto!
Però voi, che non siete rane, tenete presente che nel Varesotto troverete tantissimi maneggi pronti a impartire lezioni a qualsiasi livello, ma anche disponibili per organizzare delle indimenticabili passeggiate a cavallo. E poi tenete presente che questi cavalli sono tutti molto simpatici!
Barca a vela
Terzo e ultimo giorno di tour dedicato a un giro in barca a vela sul Lago Maggiore. Ospiti di TopVela siamo partiti da Laveno in compagnia di Paola Ferrario, istruttore federale di vela ed ex atleta della nazionale Vela. Salita a bordo mi son detta: caspita, con tutta l’esperienza di Paola oggi diventerò una skipper provetta! Stramberò, cazzerò, timonerò! Veleggerò leggera su e giù per il lago.
Il Lago Maggiore quella mattina era una tavola piatta, nemmeno un’onda, pochissimo vento. Andare a vela in assenza di vento non è così semplice, sapete? Non che sia impossibile, ma devi tirare un sacco di corde, gonfiare le vele sfruttando ogni timido sbuffo d’aria, andare a zig zag continuando ad abbassare la testa per far passare la vela da una parte all’altra. Insomma, una fatica! Ben presto mi sono accorta che Laveno, vista dal centro del lago, è ancora più bella e ho iniziato a fare un sacco di foto. Poi, un po’ stanca e un po’ accaldala, mi sono sdraiata a prua per rilassarmi un po’. Nel frattempo, Paola continuava a tirare e mollare corde, attorcigliandole intorno a rocchetto e poi lasciandole andare. Un lavoro che non è mai finito.
E lì mi sono detta: forse non diventerò mai una velista della nazionale, ma sai che c’è? Almeno mi godo il giro in barca! Siamo arrivati fino a Santa Caterina del Sasso che ho già visitato più volte ma che non avevo mai visto da questa prospettiva.
Insomma, anche la vela non fa per me, ma come passeggera ho capito come fare a godermela.
Canottaggio
Oltre a questi che sono gli sport che ho sperimentato nel weekend di #InLombardia, a Varese ci sono anche tante altre discipline che si possono praticare. Prima fra tutte il canottaggio. Infatti, proprio sul Lago di Varese si allenano 2 grandi squadre, la Canottieri di Varese e la Canottieri di Gavirate, e qui si tengono campionati e competizioni internazionali.
Mountain bike e Bicicletta
Se amate la mountain bike, qui troverete una serie infinita di percorsi e sentieri, immersi in una natura rigogliosa e suggestiva. Ho amici che vengono da lontano per pedalare in queste zone. Insomma, chi ha la passione per la mountain bike o per la bicicletta in generale qui troverà pane per i suoi denti.
Parapendio e deltaplano
Se i più spericolati, a Varese c’è anche la possibilità di buttarsi con parapendio o deltaplano. Non l’ho mai provato e, state pur certi, non ho intenzione di farlo, ma per chi ha fegato immagino si tratti di un’esperienza spettacolare, anche perchè da lassù si gode di una vista strepitosa! Se volete cimentarvi, troverete diverse scuole a Laveno Mombello che vi forniranno l’attrezzatura e tutta la preparazione necessaria. I lanci avvengono dalla cima del Sasso del Ferro o del Monte Nudo.
Speleologia
E visto che stiamo parlando di sport estremi, tra voi c’è qualche amante delle grotte che sta cercando un posto in cui fare speleologia? Benvenuti sul Campo dei Fiori, una montagna che pare piuttosto un gruviera, tanto è disseminata di buchi e gallerie. Le grotte più famose? La mitica Schiapparelli, il Remeron e la Marelli.
E con questo ho concluso la panoramica di tutti i fantastici sport adrenalinici che si possono praticare a Varese. Ormai sono una rana sportiva, nessuno lo può negare!
E ora scusate, ma devo dedicarmi al mio sport preferito: il pisolino pomeridiano.
Baci verdi
Frida
Volare, posto finestrino: rewind novembre | One Two Frida
06/12/2016 @ 22:40
[…] tra quelli che ho pubblicato questo mese. Alla fine la scelta è caduta su quello dedicato a Varese e agli sport che si possono praticare da queste parti. Sono orgogliosa di questo post: sia perché la mia terra è un posto meraviglioso, […]
12/11/2016 @ 20:27
Sì sì ok, so che dovrei soffermarmi a leggere le varie opportunità di sport che Varese offre e decidermi a provarne una….ma prima devo riprendere un certo contegno e smettere di ridere immaginandomi te che gracchi sul cavallo e lui che parte impazzito al galoppo! Muahahahah ti adoro!!!
13/11/2016 @ 10:12
Sono una rana pasticciona, che ci vuoi fare? 🙂