Barcellona: cosa vedere in 3 giorni

Barcellona è una città completa che offre davvero di tutto: dal mare alla montagna, passando per arte, architettura, musei, buon cibo e divertimenti. E mi piace pensare che nei weekend ci sia il tempo per sperimentare un po’ tutto. Di cose da vedere ce ne sono a bizzeffe e vi vorrei suggerire un itinerario che non comprenda soltanto i luoghi di interesse più turistici, ma anche qualcosa di particolare.

Se cercate qualcosa da fare a Barcellona la sera, vi consiglio di dare un’occhiata al post del magazine di Expedia che suggerisce alcuni dei migliori locali per sperimentare la vita notturna di Barcellona.

Quello che segue invece è un itinerario di 3 giorni per visitare Barcellona di giorno. E’ quello che ho seguito personalmente anche se con piccole varianti, quindi anche voi prendetelo come spunto e adattatelo poi alle vostre esigenze.

Cosa vedere il primo giorno: la Barcellona di Gaudì

Itinerario 3 giorni BARCELLONA: Giorno 1

Parco Güell

Per iniziare la visita di Barcellona col botto, vi porto per prima cosa al Parco Güell, patrimonio dell’umanità dell’UNESCO. Un luogo magico che rimane impresso nella memoria con una forza equivalente alla vitalità che sprigiona.

Inutile dire che il Parco offre il meglio di sé in una bella giornata di sole e che risulta, di solito, molto affollato. Che tradotto vuol dire: scordatevi di fare una foto in posa davanti alla salamandra senza beccarvi una gomitata in piena faccia. Parco Guell - cosa vedere a BarcellonaPer evitare la folla, però, potete organizzarvi in modo da essere lì la mattina presto, quando la città ancora sonnecchia e i mosaici colorati del parco aspettano solo voi. Il parco apre alle 8.00 nei mesi estivi e alle 8.30 nella stagione invernale. Per evitare code all’ingresso è bene prenotare la propria visita sul sito internet. Vi verrà chiesto di indicare il vostro orario di ingresso (ad esempio se indicate le 9.00, potrete presentarvi all’ingresso tra le 9.00 e le 9.30). Un biglietto intero costa 7,50€.

Per arrivare al Parco, da Lesseps (fermata sulla linea verde) mi sono fatta un bel pezzetto di strada a piedi, anche se sulla carta sembrerebbe solo un quarto d’ora. Forse il fatto che ci fosse il sole a picco ha influito non poco! Motivo in più per seguire il mio consiglio ed andarci di mattina. Dalla fermata della metro, attraversate Plaça Lesseps e imboccate Travessera de Dalt, quindi girate a sinistra in Avenida del Santuari de Sant Josep de la Muntanya. Se, arrivati a metà della via, vi sembrerà di avere delle allucinazioni, state tranquilli: quelle davanti a voi sono delle scale mobili vere e proprie, piazzate lì da un’amministrazione lungimirante. Saltateci sopra senza esitare, è gratis! Proseguite sempre dritti finché non andrete a sbattere. Eccovi arrivati al Parco Güell.Parco Guell - Barcellona cosa vedere Parco Guell - Barcellona Parco Guell - Barcellona

La Pedrera

Una volta terminata la visita del parco, tornate alla fermata Lesseps e spostatevi a Diagonal (sono solo 2 fermate sulla linea verde). Qui ad attendervi ci sarà un altro capolavoro di Gaudì: Casa Milà, altrimenti nota come La Pedrera. Nonostante la facciata di questo edificio sia grezza e molto meno bizzarra rispetto alla sua vicina Casa Batllò, La Pedrera resta per me l’opera più bella di Gaudì, almeno tra quelle che ho visitato personalmente. Pedrera - Casa Milà - Barcellona cosa vedereI tratti assurdi e bizzarri del più puro stile Gaudì infatti sono tutti presenti, ma nello stesso tempo dimostra anche un carattere distintivo che la rende a suo modo molto elegante. La zona in assoluto più bella è la terrazza, con i suoi camini che mi ricordano degli elmi medievali e i mosaici bianchi a incorniciare lo skyline di Barcellona, che da quassù si offre in tutta la sua bellezza. Anche la Pedrera è patrimonio dell’UNESCO e anche qui le code non mancano. Il biglietto d’ingresso intero costa 22€ con audio-guida inclusa.Pedrera - Casa Milà - cosa vedere a Barcellona Pedrera - Casa Milà - Barcellona

Passeig de Gràcia

Terminata la visita alla Casa Milà, vi ritroverete su uno dei viali più famosi di Barcellona: il Passeig de Gràcia, che a mio avviso è un po’ come dire gli Champs-Élysées della capitale catalana. Qui infatti troverete negozi e boutique per tutte le tasche, dalle grandi catene di abbigliamento a basso costo fino alle firme più lussuose. Prendetevi il tempo che volete per passeggiare lungo questo viale in direzione del mare, il Passeig de Gràcia infatti arriva fino a Plaça de Catalunya da cui partono le Ramblas che portano fino al mare. Ma noi, per il primo giorno, ci fermeremo prima.Passeig de Gràcia - Barcellona

Suites Avenue

Tanto per cominciare il giro su Passeig de Gràcia, fate un saltino esattamente sull’angolo opposto dell’incrocio su cui si trova la Pedrera, per osservare la facciata tutta onde dell’hotel Suites Avenue di Toyo Ito. Un’architettura originale, nonché un omaggio a Gaudì, pensato per consentire a chi si trova all’interno dell’edificio di godere della vista della Pedrera.SUITES AVENUE - Toyo Ito - Barcellona

Casa Batllò

Proseguendo la passeggiata lungo Passeig de Gràcia, si incontra infine la Manzana de la Discordia, letteralmente “la mela della discordia”, un isolato in cui l’estro e il genio architettonico dei 3 principali esponenti del modernismo catalano la fa da padrone.

Dei 3 palazzi che compongono la Manzana de la Discordia, il mio preferito è la Casa Batllò di Gaudì, che poi è anche l’unica che potrete visitare. E, indovinate un po’? Anche qui l’audioguida è inclusa nel biglietto d’ingresso che costa 24,50€ per un adulto, anche questa opera è patrimonio dell’umanità e sì, anche qui troverete delle belle code.

Per dovere di cronaca, gli altri due palazzi della Manzana sono la Casa Amatller di Josep Puig i Cadafalch, accanto alla Batllò, e la Casa Lleó Morera di Lluís Domènech i Montaner, nell’angolo all’estrema sinistra dell’isolato.Manzana de la Discordia - Barcellona

La Casa Batllò è famosissima e riconoscibile dalla sua “decisamente originale” copertura del tetto che riproduce le squame di un rettile, anche se a me è sempre sembrato un immenso pesciolone. Anche i balconi sono piuttosto pazzerelli e mi ricordano le mascherine che si indossano a Venezia durante il carnevale. L’interno non è da meno: in tutta la casa le linee rette compaiono solo in un brevissimo tratto, lungo un corridoio. Per il resto è tutto un rincorrersi di spirali, cerchi, linee curve.Casa Batllò - Barcellona Casa Batllò - Barcellona

Se pensate di stancarvi troppo durante la giornata, o se valutate che i biglietti d’ingresso siano troppo costosi (come darvi torto?), potete decidere di entrare a visitare solo una delle due case di Gaudì, scegliendo tra la Milà e la Batllò quella che vi ispira di più.Casa Batllò - Barcellona

Plaça de Catalunya

Il percorso di questa giornata termina a Plaça de Catalunya, una piazza immensa da cui prendono il via molte importanti arterie della città.

La parte centrale della piazza è completamente pedonale, qui troverete delle fontane, delle statue e una grandissima rosa dei venti proprio nel centro, oltre agli uffici delle informazioni turistiche.

Se non siete troppo stanchi, potete terminare la giornata con uno spagnolissimo giro a El Corte Ingles, nel caso tutto lo shopping di Passeig de Gracia non vi fosse bastato.

Secondo giorno di visita a Barcellona: architettura, Raval e Rambla

Il secondo giorno a Barcellona prevede un programma molto intenso, ma anche ricchissimo di emozioni.

Sagrada Familia

La giornata inizia con la visita alla Sagrada Familia.
Barcellona - Sagrada FamiliaChe dire? Io, che amo Gaudì, non me l’aspettavo proprio così. E’ spettacolare!Barcellona - Sagrada Familia

Ricca di dettagli che rubano gli occhi, di colori che vengono proiettati dalle sue immense vetrate all’interno di una struttura candida che si tinge delle tonalità più tenui e brillanti. Barcellona - Sagrada FamiliaGià il portone di ingresso sulla facciata della Natività stupisce con le sue mille foglioline…

Barcellona - Sagrada Familia…che accolgono insetti di ogni tipo: dalle farfalle alle coccinelle, passando per le formichine.Barcellona - Sagrada Familia

Poi, superata la soglia, lo sguardo viene rapito e si viene proiettati in un’altra dimensione che le parole non possono descrivere. Una volta là dentro ho giustificato tutto il tempo che c’è voluto per costruire questa meraviglia. Una chiesa unica e ineguagliabile. Così moderna e così bella da strappare un sorriso e lasciare a bocca aperta. Barcellona - Sagrada Familia Barcellona - Sagrada FamiliaDopo aver gironzolato un po’ per la chiesa a testa in su, mi sono diretta verso l’altra facciata, quella della Passione, così diversa dalla prima e così carica di drammaticità.Barcellona - Sagrada Familia Barcellona - Sagrada Familia

E immersa in questo pathos estremo non ho resistito a immortalare questa scena, di super-selfie di gruppo! Uniche!Barcellona - Sagrada Familia

La coda all’ingresso è proverbiale, se arrivate là fuori senza biglietto rischierete di entrare quando ormai il cantiere sarà ultimato, ovvero tra una ventina di anni almeno. Quindi, vi consiglio di prenotare i vostri biglietti su internet. E’ un passaggio semplice, che si può fare anche il giorno prima, e che vi consentirà di entrare immediatamente.

Els Encants e Torre Agbar

Terminata la visita alla Sagrada, ci spostiamo di pochi isolati per arrivare a Plaça de les Glòries Catalanes.

Con la metro potete cambiare a Clot e poi scendere a Glories.

BARCELLONA mappa itinerario 3 giorni

Qui, troverete un mercato spettacolare, perché ospitato in una struttura futuristica. Siamo al Els Encants.

Il mercato, che ospita bancarelle dell’usato oltre a una zona più tradizionale, si tiene in una struttura moderna con una particolare copertura a specchio che riflette il brulicare tra i banchi, creando un effetto ottico straordinario. Barcellona - Mercato Els Encants
Grazie agli specchi, è possibile apprezzare i diversi livelli su cui è allestito il mercato e, subito davanti al mercato, la torre Agbar di Jean Nouvel. Barcellona - Mercato Els Encants Barcellona - Torre Agbar e Mercato Els Encants Visto che mi piace tanto trovare le somiglianze, questo immenso suppostone ricorda tanto il cetriolo  di Londra di Norman Foster, vero?

Barcellona - Torre Agbar

Barcellona – Torre Agbar di Jean Nouvel

Londra - Gherkin - Norman Foster

Londra – Il “Gherkin” di Norman Foster

 

La torre, che è visibile da molte zone della città, la notte si illumina con diverse gradazioni di colore, regalando uno spettacolo suggestivo.

Auditori Forum

Dopo un rapido giretto per il mercato, prendete il tram proprio nel piazzale antistante – tra il mercato e la torre, per dirigervi verso Forum.

Il tram percorre tutta Diagonal, ed è un modo grazioso di spostarsi per la città, apprezzando sia il panorama che una bella poltroncina sotto al sedere. Ah, relax. Arrivati alla fermata Forum, però bisogna ricordarsi di scendere. Qui è possibile visitare un altro pezzo di architettura moderna che, ahimè ve lo devo proprio dire, sta invecchiando davvero male. Sto parlando del Auditori Forum. Bercellona - Auditori ForumC’ero stata una decina di anni fa e questo edificio blu, così squadrato, mi era parso ai tempi davvero bello. Ora, per carità, è sempre blu e sempre squadrato, ma decisamente trasandato. Insomma, anche se è sempre bello, mi ha dato l’impressione che non sia più utilizzato e pare un po’ lasciato andare. Bercellona - Auditori ForumQuindi, se non siete amanti dell’architettura, questa è una tappa che potete trascurare.

Raval

Da qui, o dal Mercat des  Encants se decidete di saltare il Forum, ci si sposta verso il centro per proseguire la nostra giornata. Vi consiglio di scendere a Universitat in modo da visitare il quartiere del Raval. BARCELLONA mappa itinerario 3 giorniArrivati a Universitat vi troverete in una piazza in zona universitaria e la cosa sarà abbastanza evidente dal numero di baldi giovani che vi ritroverete attorno. Attraversate la piazza e imboccate Carrer Tallers. Percorrendo questa stradina avrete modo di assaporare il gusto autentico del Raval, un quartiere un tempo malfamato che ora regala invece angolini unici. Barcellona - RavalBarcellona - RavalPalazzi di pochi piani, finestre e balconcini. Aggiratevi per questi caldi vicolini in direzione del Macba.

Questo Museo di Arte Moderna spicca decisamente con la sua mole bianca all’interno del giallo-ocra del resto del quartiere. Barcellona - MACBA Barcellona - MACBAL’ampio piazzale che si stende ai suoi piedi è il luogo di ritrovo di molti skaters, che sfruttano le scale e gli scivoli del Macba per esibirsi nelle loro acrobazie. Starli a guardare è ipnotizzante. A mio parere, questo è l’aspetto più bello del Macba. Più delle opere e mostre al suo interno, tant’è che a questo giro proprio non ci sono entrata.

Superato il Macba, il giretto per il Raval prosegue lungo Carrer dels Angels. Percorretelo fino in fondo e quindi girate a sinistra fino a che troverete l’ingresso.

Questa struttura, che un tempo ospitava un ospedale, oggi è adibita a biblioteca e ospita una scuola d’arte. Entrate ad ammirare il chiostro e lo splendido giardino, che con le sue fontanelle e gli alberi di arance regala un momento di pace e relax, al riparo dal caos della vicina Rambla.Barcellona - Raval Barcellona - Raval

Giusto il tempo di riposarsi un pochino e via, si riparte.

Boqueria

Non so a voi, ma a me è venuto un certo languorino!

E allora la direzione giusta è proprio la Rambla, per perdersi tra i banchi della Boqueria, il più celebre tra i mercati di Barcellona. Barcellona - La BoqueriaAdoro i colori che si osservano in questi mercati, la frutta e la verdura perfettamente disposti e ordinati.

Barcellona - La Boqueria Barcellona - La BoqueriaE’ possibile comprare qualcosa ai vari banchi e mangiare gironzolando un po’, alcuni banchi offrono anche dei posti a sedere. Ma per non ripetermi, vi rimando al post in cui avevo parlato di dove mangiare a Barcellona, in cui vi parlo di un pranzetto alla Boqueria e anche di un dolcetto subito dopo.

Rambla

Terminata la pausa pranzo, è giunto il momento di godersi un po’ la Rambla. Barcellona - RamblaIl mio consiglio è di gironzolare un po’, dando un’occhiata ai cafè, agli edifici che si affacciano su questa famosissima promenade mentre vi incamminate in direzione del mare. Barcellona - RamblaNon perdetevi ovviamente il mosaico di Mirò che si trova nella parte pedonale centrale, poco dopo la Boqueria scendendo verso il mare. Barcellona - Rambla Mosaico MiròE godetevi tutti gli artisti di strada che in questa zona si esibiscono in mille forme di intrattenimento. Occhio a non perdere di vista neppure il portafoglio, che da queste parti non si sa mai.

Arrivati alla fine della Rambla, attraversate la rotonda e proseguite la vostra passeggiata lungo la Rambla de Mar, un proseguimento della Rambla che si allunga nel mare in direzione del porto. Questo tratto è molto carino, c’è il mare, un sacco di gente, i gabbiani, le maxi onde che percorrono la vostra stessa direzione a riproducono appunto le onde del mare. Barcellona - Rambla de MarAlla fine della Rambla de Mar arriverete al centro commerciale Mare Magnum in cui troverete anche diversi baretti per rifocillarvi un po’ e per fare magari un po’ di shopping.

Sedetevi e rilassatevi, ce l’avete fatta! Fine del secondo giorno!Barcellona - Rambla de Mar

Cosa vedere il terzo giorno a Barcellona: Montjuic, Barrio Gotico e El Born

Montjuic

Il nostro itinerario prevede l’intera mattinata dedicata all’esplorazione del Montjuic.
Ci sono diversi modi per arrivarci, io consiglio di recarsi a Parallel e prendere la funicolare (che non è la funivia, ma una specie di trenino automatico), che in 2 minuti vi teletrasporterà (o quasi) sulla cima della montagna. All’arrivo della “funicular” vi propongo una visita opzionale ad uno dei tanti Mirador presenti su questo promontorio. Se invece il panorama non vi interessa, potrete decidere di puntare direttamente alla tappa successiva.Itinerario di 3 giorni a Barcellona - terzo giorno - Montjuic

Jardins del Mirador

Per raggiungere il mirador mi sono incamminata su per la strada seguendo le indicazioni, armata di un pizzico di baldanza. All’uscita della funicolare avevo visto la partenza della Teleferic (questa volta sì che è una funivia!), ma… “tse! Figuriamoci! Ormai siamo in cima! E poi io faccio trekking!

Per la cronaca, il tempo in quel giorno di marzo non era dei migliori, il cielo era grigio e la temperatura “freschina”. Ciononostante dopo i primi 5 minuti di cammino la situazione era precipitata in: piumino appallottolato in borsa, maglione legato in vita, faccia paonazza e un fiatone che manco dopo una maratona.

Noncurante del mio imminente tracollo, mi arrampicavo su per quella dannata strada con la nonchalance di uno stambecco. Inutile dire che ci sono rimasta un po’ male quando, arrivata al mirador, ho visto una infilata di pullman che sfornavano arzilli vecchietti in gita, oltreché l’arrivo della funivia. Sì, in quel momento mi sono morsa le mani e per questo motivo tenderei a consigliarvi di prendere il secondo tratto di funivia, ma se siete curiosi di sperimentare come ci si sente un momento prima di morire siete liberi di seguire le mie orme. Solo abbiate l’accortezza di fare prima testamento, ecco.Barcellona - Jardins del Montjuic

Dai Jardins del Mirador avrete l’intera città ad abbracciarvi: la Sagrada Familia, la torre Agbar, il porto. La vista da qui è davvero bella, forse non è il caso di dare la vita per vederla, ma ne vale la pena.
Una volta terminate le foto di rito potete tornare indietro e dirigervi alla tappa successiva, un museo meraviglioso, secondo me il più bello di Barcellona.

Fundaciò Mirò

La Fundaciò Mirò è un museo interamente dedicato all’artista catalano. Se non vi piace l’arte moderna forse non sarete d’accordo con il mio giudizio, ma a mio parere quest’uomo era un genio e trovo tutte le sue opere semplicemente divine. Fondaciò Mirò - barcellonaFondaciò Mirò - barcellonaIl museo si snoda su due piani e propone una panoramica delle opere più famose dell’artista. Dal piano superiore si ha poi accesso alla terrazza in cui sono posizionate alcune sculture.Fondaciò Mirò - barcellona

La coda per entrare al museo può essere “lunghina”. Può valere la pena prenotare i biglietti in anticipo su internet per bypassarla. La Fundaciò Mirò è aperta dalle 10.00 alle 18.00 (fino alle 20.00 in estate) e il biglietto di ingresso costa 12€. Il lunedì è giorno di chiusura.Fondaciò Mirò - barcellona

Una volta terminata la vostra visita potrete rimettervi in marcia verso la destinazione successiva. Il bello di essere in cima al Montjuic è che da qui si va in discesa, anche se le distanze possono essere lunghe. Ma non temete, proprio davanti al museo troverete una fermata dell’autobus che vi condurrà fino a giù.
Lungo la strada potrete notare, alla vostra sinistra, lo stadio olimpico con la altissima torcia olimpica di Calatrava eretta in occasione dei giochi olimpici del 1992.Torcia olimpica - Montjuic - Calatrava - Barcellona

Poble Espanyol

Arrivati ai piedi del Montjuic potrete scendere dall’autobus proprio in corrispondenza dell’entrata del Poble Espanyol. Il Poble Espanyol è una ricostruzione dei villaggi spagnoli e delle architetture tipiche di tutte le regioni spagnole.
Sono stata più volte tentata di entrarci, ma non ci ho mai messo piede. A un’occhiata furtiva dall’ingresso mi è sembrato un po’ finto, tipo la cittadella outlet del McArthur Glen, per fare una citazione colta.

Insomma, mi sembrava un po’ un centro commerciale, però vi dirò… il dubbio mi resta. Mi toccherà tornare a verificare!
Poco più avanti, invece troverete un altro esempio di architettura, questa volta autentica e decisamente strepitosa.

Padiglione di Mies Van Der Rohe

Il Padiglione di Mies Van Der Rohe è probabilmente sconosciuto a chi non si intenda di architettura, ma ve lo segnalo perché è di una bellezza senza eguali. Si tratta di un padiglione che è stato costruito in occasione dell’esposizione universale del 1929.Padiglione Mies Van der Rohe - Barcellona

Se siete amanti del design e conoscete le mitiche poltrone “Barcelona”, vi potrà essere utile sapere che queste sono state presentate proprio in occasione di quell’esposizione universale e proprio all’interno di questo padiglione e che quindi, sì, sono tuttora esposte qui dentro, nel modello originale. Da sbavo! Ma, attenzione! Mica ci si può sedere sopra, eh! Padiglione Mies Van der Rohe - Barcellona Oltre a questa chicca, il padiglione è un modello di eleganza. Linee pulite, marmi, piscine e statue. E se nelle case di Gaudì la linea retta non era contemplata, qui è la sovrana assoluta.

Padiglione Mies Van der Rohe - Barcellona

Linea retta is everywhere!

Il padiglione apre dalle 10.00 alle 18.00 (fino alle 20.00 d’estate) e il biglietto di ingresso costa 5€.Padiglione Mies Van der Rohe - Barcellona

Font Magica

Già visibile dal padiglione, la Font Magica è una delle attrazioni più famose di Barcellona. Si tratta di una gigantesca fontana che è protagonista di uno spettacolo serale accompagnato da luci e musica. Vale la pena venirci una sera per godersi lo spettacolo assolutamente gratuito. Gli orari degli spettacoli sono indicati sul sito del comune di Barcellona.Font Magica - Barcellona

Museo Nazionale d’Arte della Catalogna

Alle spalle della Font Magica troverete un altro Museo molto famoso: il MNAC, Museo Nazionale d’arte della Catalogna, che spazia dai dipinti, alle sculture, ai gioielli, alle monete in un periodo che va dal romanico, al gotico al modernismo.Museu Nacional d'Art de Catalunya - MNAC - BarcellonaNon so se si è capito fin qui, ma se non fosse chiaro io preferisco di gran lunga l’arte moderna e quindi ho saltato questa visita, perché ho preferito visitare la Fondaciò Mirò. Voi ovviamente completate il percorso secondo le vostre preferenze.

Termina qui la visita al Monjuic e anche la nostra mattinata. Tenete presente che è impossibile visitare tutte le attrazioni del Montjuic che vi ho descritto finora in una mattinata, quindi dovrete necessariamente scegliere o di saltarne qualcuna o di fermarvi un giorno in più a Barcellona, che comunque male non fa.

Barrio Gotico

Per il pomeriggio ci spostiamo in zona Rambla per completare la visita del Barrio Gotico. Placa de Espanya - barcellonaVi suggerisco di spostarvi in Placa de Espanya per prendere la linea rossa della metropolitana fino a Catalunya, da qui potrete imboccare l’inizio della rambla e scegliere un posticino dove pranzare.Itinerario di 3 giorni a Barcellona - terzo giorno - Barrio Gotico

Terminata la pausa pranzo, è giunto il momento di addentrarsi nel Barrio Gotico, il cuore antico di Barcellona, che si estende sull’altro lato della Rambla rispetto al Raval, che abbiamo visitato nel secondo giorno. Questa zona regala un’atmosfera speciale, grazie ai suoi palazzi e ai vicolini stretti che riservano un po’ di ombra e tregua dalla calura pomeridiana.Barrio Gotico - Barcellona

Tutto profuma di storia ed il nome “Barrio Gotico” non è certo scelto a caso. Io consiglio di gironzolare un po’ e perdersi per questi antichi vicoli. Ma siccome quella che vi ho presentato è una giornata intensa e qualcuno potrebbe essere già stremato, i punti salienti da visitare sono:

Placa Reial, con le sue belle palme al centro e i palazzi con un bel porticato tutt’intorno, ricca di ristorantini spela-turisti,
– la Catedral,
Calle del Bisbe,
Placa del Rei,
Placa de Santa Iu.

Placa Reial - Barcellona

Placa Reial

Poco distante dal Barrio, si trova anche il famoso Museo Picasso che però mi sento di sconsigliarvi. E’ un museo molto affollato e di Picasso vengono rappresentate le opere della fase giovanile, per lo più disegni di un giovane artista che ancora non aveva raggiunto la maturità per cui tanto è apprezzato. Se siete degli amanti di Picasso, non potrete certo perdervelo, ma se dicendo Picasso vi aspettate di vedere un Guernica o Le demoiselle d’Avignone o almeno qualcosa sul genere, ecco allora lasciate perdere.

El Born

Se la visita al Barrio Gotico non vi ha definitivamente annientati, e sentite che nelle vostre gambe sta ancora scorrendo della linfa, allora è giunto il momento di andarvi a spaparanzare per un aperitivo su un divanetto de El BornEl Born - BarcellonaQuesto quartiere mi ha rubato il cuore, perché è il quartiere emergente per eccellenza, ricco di negozietti e botteghine oltre che di ristoranti e localini di super tendenza. Santa maria del mar - El born - BarcellonaQuindi, imboccate Carrer de l’Argenteria e, mentre date una sbirciatina alla chiesa di Santa Maria del Mar, puntate dritto a uno di questi locali, ordinatevi una bella cerveza o una sangria e dateci dentro con le tapas, che se siete arrivati fino a questo punto, ve le siete proprio meritate!

 

Se questo itinerario vi è piaciuto e avete bisogno di qualche informazione in più, contattatemi! Se vi va lasciatemi un commento qui sotto e non dimenticatevi di condividere!

E per finire, se vi può servire qualche suggerimento su dove mangiare a Barcellona, vi consiglio di andare a dare un’occhiata al post che ho scritto a riguardo.

Per ora è tutto

A presto

Frida