Palais Royal di Parigi – Creatività e arte
Parigi è piena di posti fantastici, ma uno dei miei preferiti è il Palais Royal.
Il Palais Royal ospita il Consiglio di Stato e il Consiglio Costituzionale, e fin qui ammetto che è una noia mostruosa. Quello che mi piace di questo posto, però, è che non si tratta del solito Palazzo “Reale e un po’ noioso” che ci si potrebbe immaginare. E’ un posto pieno di oggetti strambi, installazioni e opere d’arte, che lo rendono un posticino davvero simpatico e divertente per passare qualche allegro quarto d’ora e divertirsi a fare foto.
Ingresso al Palais Royal
L’ingresso al cortile interno del Palais Royal è gratuito. Il palazzo si presenta con il suo carattere birichino già quando si esce dalla stazione della metropolitana.
Fermata più comoda per accederci è Palais Royal-Musée du Louvre. Storia, cultura, istituzioni. TUTTO mi sarei aspettata, tranne che il tripudio del gingillo, in una fermata della metropolitana che sembra essere stata presa d’assalto da una bambina invasata con le sue perline colorate. L’uscita dalla metro, infatti, è tutto un “ghirigori” di fil di ferro e perline, cerchietti e vetrini.
La doppia cupola si intitola “Chiosco dei nottambuli” ed è opera di Othoniel, che ha avuto un bel fegato a piazzare un altarino così kitsch nella zona più chic della città più snob che abbia mai visitato. Chapeau.
Il cortile interno del Palais Royal
Le colonne di Buren
Passando per un portico si arriva al cortile interno del Palais dove sono state posizionate delle colonne bianche e nere di diverse altezze, opera dell’artista Buren. L’aspetto così pulito e geometrico di questa installazione crea un bell’effetto di contrapposizione con il palazzo circostante, che invece è nel più tipico stile parigino.
Quando si passa da queste parti bisogna stare molto molto attenti: orde di bambini inferociti popolano questo piazzale e schizzano correndo da una colonna all’altra in preda a un delirio psichedelico probabilmente provocato dal contrasto del bianco con il nero delle colonne. E’ una zona pericolosa! Qualche bambino, colpito da una “scimmite” fulminante, salta anche dalle colonne, insomma …c’è da fare attenzione!
Scansati i bambini proiettile, c’è da sbizzarrirsi a catturare foto artistiche o anche un po’ scemotte, non importa se si è timidi o impacciati, l’importante è mettersi in posa su una colonna, poi piano piano ci si scioglie e gli scatti vengono da sé.
L’installazione di Bury
E dopo essersi sbizzarriti con le colonne di Buren, si può passare alle palle di Bury, un’altra installazione presente al Palais. Queste sfere d’acciaio, posizionate su due fontane, sono irresistibili per la loro lucentezza che riflette infinite volte il palazzo circostante.
Sfido chiunque ad andarsene senza aver prima scattato una foto col proprio riflesso in queste sfere.
E vai con un’altra raffica di foto, davanti alle sfere, dietro alle sfere, in mezzo alle sfere, …meglio non proseguire oltre.
I giardini del Palais Royal
E per finire, il Palais Royal racchiude un meraviglioso giardino dove si può raggiungere la pace dei sensi riposando i piedi stanchi su una panchina o, più saggiamente, facendo Tai Chi. Quando sono a spasso per il mondo, adoro vedere la gente che fa Tai Chi nei parchi, ne ho beccati un po’ ovunque. Ecco: a Parigi erano nel giardino del Palais Royal e sono stati così carini da mettersi in posa per me.
Regali personalizzati e idee regalo per chi ama viaggiare | One Two Frida
04/02/2018 @ 22:49
[…] unici passati insieme in viaggio mentre andavate in esplorazione della Scozia, passeggiavate per il Palais Royal di Parigi o ammiravate un tramonto a Bangkok. Ovviamente non posso suggerirvi cosa scrivere ed è […]