Marsiglia: cosa vedere in un giorno tra vecchio porto e architettura moderna

Nonostante Marsiglia sia la seconda città della Francia, in una giornata è possibile visitare le sue principali attrazioni. Ero stata a Marsiglia anni fa per lavoro, ci avevo passato 3 mesi e quindi ero davvero curiosa di tornarci. Così quest’anno, durante la mia annuale visita in Costa Azzurra, ne ho approfittato per fare una gita di un giorno.

Ecco allora cosa sono riuscita a vedere in un giorno a Marsiglia.

Itinerario di un giorno a Marsiglia – cosa vedere al vecchio porto

Vieux Port – il vecchio porto

Il punto di partenza del nostro itinerario è il Vieux Port, il vecchio porto di Marsiglia, talmente vecchio da risalire addirittura all’epoca greca. Per arrivarci dalla stazione ho percorso La Canebière, il principale viale dello shopping della città (peccato che il 1 gennaio i negozi fossero tutti chiusi, la shopaholic che è in me ne ha risentito). Cosa vedere a Marsiglia: il vieux port, porto vecchioLa vista del Vieux Port in sé è molto caratteristica, da qui è possibile osservare in lontananza la chiesa di Notre Dame de la Garde, che si erge sopra un vicino colle e che vigila dall’alto su tutta la città.

Il padiglione di Foster

Il Vieux Port è stato recentemente restaurato con un intervento che ne ha modificato la viabilità. In quell’occasione è stato realizzato anche il padiglione ad opera di Norman Foster che è, a mio parere, il pezzo forte di questa zona.Marsiglia cosa vedere - Il padiglione di Norman Foster al vecchio porto
Se amate l’architettura non potete perdervelo. Si tratta a tutti gli effetti di una copertura, una struttura molto semplice e molto lineare che ha una particolarità: è realizzata in acciaio inox specchiante. Il risultato è un particolarissimo effetto: la superficie riflette tutto ciò che si trova nei paraggi creando un’illusione ottica sopra alle vostre teste. Barche e pedoni vi sembreranno fluttuare in cielo.architettura moderna al vecchio porto di marsiglia

Poco distante dal padiglione di Foster si trova la ruota panoramica.

Architettura moderna poco fuori dal vecchio porto di Marsiglia

Villa Méditerranée

Imboccando la riva destra del porto ci si sposta verso una zona in cui sono stati di recente realizzati molti interventi architettonici di grande pregio. Proprio alla fine del porto si imbocca un vialone chiamato Quai de la Tourette in cui si concentrano gran parte dei nuovi edifici di Marsiglia. Il primo che si incontra è la Villa Méditerranée di Stefano Boeri, un centro congressi ospitato in un bellissimo edificio bianco, dalle linee pulite e dalla forma particolare. Il piano superiore infatti esce a sbalzo formando una copertura sulla vasca d’acqua sottostante. Non vi nascondo che mi sono chiesta come cavolo facesse a non cadere! Davvero impressionante.villa mediterranèe di Boeri

MuCEM

Subito accanto, ecco il MuCEM, un’altra struttura decisamente particolare, prima ancora che un museo delizioso. Anche questo edificio è opera di un architetto italiano, Rudy Ricciotti, e colpisce per il particolare ricamo che ne decora tutta la facciata che è poi anche il protagonista di innumerevoli foto. Provate a cercarlo su instagram!

Il MuCEM è una scatola magica che al suo interno ospita il Museo delle civiltà dell’Europa e del Mediterraneo, un luogo curioso che mi ha davvero sorpresa. Non sapevo cosa aspettarmi da questo museo, finché non ho scoperto che ospitava 2 esposizioni intriganti.

La prima, Babel, è dedicata alle lingue e la seconda, Cafè in, si occupa invece del caffè. Entrambe sono riuscite a farmi fare un tuffo nel Mediterraneo e a farmi scoprire la moltitudine di lingue che si parlano sulle sue sponde, ma anche realizzare che il caffè è un elemento che accomuna tutti questi luoghi e che ne ha segnato la storia. Molto interessante. Promosso a pieni voti!

la terrazza del mucemOltretutto, mentre si visitano queste esposizioni, si scopre meglio l’edificio, si ha modo di percorrere le passatoie esterne e apprezzarne le prospettive, infine si può visitare la terrazza e, da lì, accedere alla passerella aerea che porta fino al fort Saint-Jean.

Il Mucem di Ricciotti da vedere a MarsigliaSi fa proprio un salto nel tempo attraversando il ponte: si passa dalle forme futuristiche del MuCEM ad una fortezza che fu fatta costruire da Luigi XIV. Questa torre di avvistamento era a guardia dell’ingresso del Vieux Port assieme al Fort Saint-Nicolas, dall’altro lato dell’imboccatura. Farci un giro è stato molto piacevole. Fort Saint Jean

La Major, la Cattedrale di Santa Maria Maggiore

Uscita dal MuCEM sono ritornata verso Quai de la Tourette e, attraversandolo, sono arrivata ai piedi della Cattedrale di Marsiglia dedicata a Santa Maria Maggiore e per questo nominata La Major. Si tratta di una chiesa in stile neobizantino dalle dimensioni davvero notevoli, che mi ha rubato gli occhi soprattutto per i suoi colori. Una meravigliosa bicromia, realizzata con marmo verde di Firenze e pietra bianca di Cassis, la avvolge da cima a piedi e le regala un aspetto affascinante.La Cattedrale La Major è un luogo da visitare a Marsiglia

La chiesa sorge dove un tempo si trovava un tempio dedicato alla dea Artemide, almeno così si dice, poi sostituito in epoca medievale da una chiesa dedicata a San Lazzaro, per arrivare infine alla configurazione attuale che riflette lo splendore dell’epoca napoleonica. Una stratificazione molto interessante che riflette in maniera impeccabile la storia della città di Marsiglia. Ricordo bene che ai tempi in cui lavoravo qui ci passavo spesso accanto con il taxi e osservavo la sua maestosa bellezza dal finestrino.

Le Panier

Si è fatta una certa ora e un languorino incombe. Per la pausa pranzo mi sono allontanata da Quai de la Tourette per addentrarmi nel quartiere storico di Le Panier. Ho letto che un tempo questa zona era un angolo malfamato di Marsiglia da cui era meglio stare alla larga, ma ora è stato ripulito da cima a fondo ed è un piacere visitarlo. Questa storia mi ha ricordato un po’ il Raval di Barcellona e in effetti anche qui l’impressione che ho avuto è quella di un quartiere autentico e vivo.itinerario tra i vicoli del Panier

Siamo ben lontani dagli edifici moderni che abbiamo appena visitato sul lungomare, qui si susseguono strette stradine in salita su cui si affacciano palazzi un po’ fatiscenti, ma molto caratteristici. Panni stesi, biciclette, piante a bordo strada accanto a porticine addobbate in mille modi, mulares, negozietti di quartiere.panni stesi al Le Panier di MarsigliaQuesto è Le Panier, il cuore antico di Marsiglia. Qui si respirano e si mescolano profumi e spezie, si percepisce l’anima multietnica di questa città che era e resta uno dei porti più importanti del Mediterraneo e un’importante porta di accesso per l’Europa. In questo quartiere trovate anche alcuni ristorantini tipici e la Vieille Charité, un bellissimo complesso di edifici un tempo destinato ad accogliere i poveri e ora sede di diversi musei.

streetart a Marsiglia

Streetart by Nhobi

E’ tra queste viuzze che ho scoperto anche tanta streetart e l’opera più bella tra tutte quelle che ho visto è proprio davanti all’ingresso della Vieille Charité.

Cosa vedere a Marsiglia allontanandosi un po’ dal centro

Docks

Dopo aver perlustrato Le Panier in lungo e in largo, sono tornata su Quai de la Tourette per proseguire ancora oltre da dove l’avevo lasciato. Il viale cambia più volte nome, ma proseguendo sempre dritto con una breve passeggiata si arriva ai Docks, uno dei miei posti preferiti di Marsiglia.Marsiglia, cosa vedere? I Docks Si tratta di un intervento di recupero dei vecchi magazzini portuali ottocenteschi, i docks appunto, che ora ospitano ristoranti, negozi, uffici e abitazioni. I Docks sono il posto ideale dove fermarsi in pausa pranzo, ma anche dove fare un giretto nel pomeriggio o giro di shopping in caso di pioggia. Non so perché, ma gli interventi di recupero mi piacciono sempre molto e questo dei Docks di Marsiglia è particolarmente ben riuscito.marsiglia cosa vedere: les docks

Altri interventi architettonici a Marsiglia

Superati i Docks, ci si può spingere ancora oltre fino a incontrare altri interventi di famosi architetti, tra cui la torre CMA CGM di Zaha Hadid. Ve la consiglio solo se siete particolarmente amanti dell’architettura moderna e se avete ancora energie nelle gambe. Io per esempio ero stanca morta e ho rinunciato.
Ritornando verso il vecchio porto di Marsiglia da Boulevard de Dunkerque invece ho incontrato il FRAC ad opera di Kengo Kuma.Marsiglia: cosa vedere? FRAC
Per finire, parecchio fuori dal centro, si può visitare l’Unité d’Habitation, conosciuta anche come Cité Radieuse, di Le Corbusier. Per arrivarci è necessario fare una corsa in autobus. Trattandosi di abitazioni private è ovviamente molto difficile riuscire a visitarne l’interno, potrete però ammirare questo intervento dall’esterno in tutto il suo rigore geometrico.

 

Marsiglia mi è piaciuta. L’ho trovata molto cambiata, rinnovata e tutti questi interventi architettonici, inutile dirlo, mi sono piaciuti parecchio. Non ho apprezzato molto però lo stato di degrado in cui ho trovato tutta la città. Trasandata e sporca sono le prime parole che mi vengono in mente.
Sono abituata al sud della Francia, passo di qui ogni anno e so che portare a spasso il cane è praticamente lo sport nazionale, secondo solo al gioco delle bocce che qui spaccano (la famosa pétanque). Trovare un po’ di sporco è normale, lo so, ma a inizio anno la situazione era un po’ peggio del solito. Non so dirvi quale fosse il motivo. Diciamo che concedo a Marsiglia il beneficio del dubbio perché magari i festeggiamenti di capodanno hanno creato un po’ di disagio.La passerella aerea del mucem

Per il resto, ho visto una città rinata, carica di sapori e tradizioni, ma anche di architettura e modernità e la cosa è stata molto apprezzata dalla vostra ranocchia. Insomma, se siete alla ricerca del gusto autentico della Francia del Sud qui troverete quello che cercate e la stessa cosa vale per gli appassionati di architettura che qui potranno rifarsi gli occhi con alcune delle più grandi archistar mondiali.

“Il punto di incontro di tutto il mondo” Dumas