Doraemon Museum: un museo per sognare

A Kawasaki, a pochi chilometri da Tokyo, c’è un museo interamente dedicato a Doraemon e al suo creatore. Il Doraemon Museum (che in realtà si chiama Fujiko·F·Fujio Museum) è un luogo che saprà regalare momenti indimenticabili a grandi e bambini ed è la meta ideale per una gita di mezza giornata da Tokyo.Fujiko F Fujio Museum

Il museo è interamente dedicato alla figura di Hiroshi Fujimoto, in arte Fujiko F Fujio, ovvero il creatore del personaggio di Doraemon e di mille altri personaggi della scena manga di fine ‘900. Dalla sua penna sono nate storie di personaggi fantastici ispirate al grande tema del sogno, dell’amicizia, del coraggio e della curiosità.

Fujiko·F·Fujio e Doraemon: la loro storia in breve

La storia di Fujiko·F·Fujio

Hiroshi Fujimoto (classe 1933) conosce Motoo Abiko sui banchi di scuola all’età di 11 anni.
Nel 1954 i due si trasferiscono insieme a Tokyo e battezzano il loro sodalizio col nome d’arte di Fujiko Fujio, nome con cui producono il manga Obake no Q-tarō, che in Italia non è molto famoso.

Obake no Q-tarō di Fujiko Fujio

Vi sarà forse più semplice associare Motoo Abiko ad un’altra sua creazione, ovvero Carletto, il principe dei mostri. Mentre il manga più famoso di Hiroshi Fujimoto è Doraemon che è anche considerato uno dei manga di maggior successo di sempre e in Giappone viene considerato quasi un’istituzione nazionale.
Dal 1961 Hiroshi Fujimoto si trasferisce a Kawasaki, città che lo ospiterà fino alla fine dei suoi giorni e che oggi gli rende onore con un museo a lui dedicato: il Museo di Doraemon, appunto, che a tutti gli effetti si chiama Fujiko·F·Fujio Museum.
Nel 1987 la partnership tra i due mangaka finisce e Hiroshi Fujimoto assume il nome d’arte di Fujiko·F·Fujio con il quale continuerà a disegnare fino al giorno della sua morte nel 1996.

La storia di Doraemon

Doraemon è un gatto robot blu che viene dal futuro. Il fumetto manga esce per la prima volta nel 1969 sulla rivista Coro Coro Comic e la sua produzione prosegue fino al 1996, anno della morte del suo ideatore Hiroshi Fujimoto. Dal manga vengono poi tratte 3 serie di anime per la TV trasmesse in Giappone a partire dal 1973. In Italia arriva per la prima volta nel 1982 come anime (i cartoni animati della mia infanzia), mentre in versione manga sarà disponibile solo a partire dal 2005 edito da Star Comics.

La trama, che probabilmente conoscerete già, vede il nostro gattone blu arrivare dal futuro per aiutare un ragazzino sfigatello, un po’ pigro e sfortunato, di nome Nobita Nobi.

Nobita Nobi, amico di Doraemon

Nobita Nobi e Doraemon

Il manga è indirizzato ai più piccoli e presenta tematiche educative e didattiche concentrandosi spesso su valori tipicamente giapponesi come l’integrità, la perseveranza, il coraggio, la famiglia e il rispetto tanto degli altri quanto della natura.
Spesso mi chiedo quanto questi anime, che da bambina vedevo in TV, abbiano influenzato il mio carattere e quanto gli attuali cartoni animati forgino le menti dei nostri bambini in maniera così diversa da noi. Ma sto divagando. Certo è che Doraemon rappresenta un esempio positivo e impersona tanti valori a cui un bambino si possa ispirare.I personaggi del manga Doraemon

Il nostro grosso gattone blu dalle forme tonteggianti ha una grande tasca sul pancione, il Gattopone, da cui estrae fantastici gadget detti ciuski che lo aiutano a vivere fantastiche avventure insieme a al suo protetto Nobita Nobi. La Dokodemo porta, per esempio, è un porta che consente di andare dappertutto. La mia profonda conoscenza del giapponese mi consente di capirlo dato che “dokodemo” significa appunto “ovunque”. Sette anni di studi spesi bene! Sono soddisfazioni!

Un altro esempio di ciuski è il Kopter, un’elica che posizionata sulla testa di Doremon e di Nobita Nobi consente loro di volare… e che troverete in vendita nello shop del Doraemon Museum! Davvero strepitoso!

Nel 2008 il ministro degli esteri Masahiko Komura nomina Doaremon ambasciatore del Giappone nel mondo.

La visita al Doraemon Museum

La prima cosa che mi sento di dire è che stiamo parlando di un museo e non di un parco giochi. Ho letto in giro alcune recensioni negative su questa esperienza che, a mio parere, sono del tutto immotivate: il Doraemon Museum è un luogo meraviglioso che riesce a farti fare un tuffo nell’immaginazione e nel sogno. Non bisogna però aspettarsi le attrazioni di un parco a tema; è a tutti gli effetti un museo anche se riserva diverse aree dedicate al gioco e angolini carinissimi tutti da scoprire.

L’esposizione permanente

All’ingresso vi verrà consegnata un’audioguida in inglese (purtroppo l’italiano non è disponibile) che vi condurrà passo passo lungo tutto il percorso dell’esibizione. Si parte dall’esposizione permanente nella quale sono esposti molti disegni di Doraemon, spesso si tratta dei disegni originali di Fujiko·F·Fujio. Purtroppo non è possibile fare fotografie in queste sale, ma fidatevi se vi dico che l’atmosfera è molto bella. Io l’ho trovata piena di bambini con buffe eliche in testa (il kopter appunto) che ascoltavano estasiati le loro audioguide. E siccome amo l’attenzione giapponese per i dettagli, vi dico anche che le audioguide sono previste non solo in più lingue, ma anche in versione adulto e bambino con appositi cartelli accanto alle teche che indicano quale numero debba essere pigiato per gli adulti e quale per i bambini. Deliziosi!Disegni originali di Fujiko F Fujio

L’esposizione temporanea

Segue poi una sala che ospita le esposizioni temporanee. Lungo il percorso per spostarsi da un’esibizione all’altra troverete un allestimento che ricrea l’ambientazione dello studio di Fujiko·F·Fujio: meravigliosamente strabordante di libri, giochi, riferimenti a film americani e tesori di ogni genere e forma.

La People’s Plaza

Al termine delle sale espositive ci si ritrova in un grande salone in cui il gioco esprime tutta la sua forza e la felicità di tornare bambini si tocca davvero con mano. In questa zona troverete anche un angolo lettura con dei manga a disposizione, dei gachapon dei personaggi dei manga di Fujiko·F·Fujio, una macchinetta per purikura sempre in tema e poi teche con vari personaggi esposti e l’ingresso al Fujiko·F·Fujio Theatre.Doraemon Fujiko F Fujio Museum

Il Fujiko·F·Fujio Theatre

Incluso nel biglietto di ingresso al museo avrete un biglietto per assistere ad una proiezione al Fujiko·F·Fujio Theatre. Vi basterà mettervi in coda e attendere l’inizio dello spettacolo che viene ripetuto ogni 20 minuti circa. All’interno del teatro viene proiettato un corto originale di Doraemon che è possibile vedere solamente in questo teatro.

Il giardino (Rooftop Playground)

La visita del Museo dedicato a Fujiko·F·Fujio sarebbe terminata, ma le meraviglie non sono ancora finite. A questo punto della vostra visita potrete dedicarvi a scoprire tante altre zone simpatiche come ad esempio il rooftop playground.
Si tratta di un giardino al cui interno potrete fare la conoscenza di diversi personaggi disseminati qua e là: Doraemon a grandezza naturale, Nobita Nobi, Obake no Q-tarō, Superkid, Korosuke, solo per citarne alcuni, ma anche la mitica porta rosa “dokodemo porta” e altro ancora.I Giardini del Doraemon Museum

Il Museum Cafè di Doraemon

Dal giardino si accede direttamente al Museum Cafè che, come ogni Cafè giapponese a tema dedicato ad un character, propone piatti ispirati nella forma e nei colori a Doraemon. Il Cafè è molto grande, ma io ho trovato tantissima coda. All’ingresso vi verrà assegnato un numerino, proprio come alle Poste, e dovrete attendere il vostro turno. Il consiglio è di prendere il numero e poi scendere al piano di sotto nella Poeple’s Plaza per guardare i vari giochini oppure uscire in giardino per fare qualche foto.
Io ho scelto un piatto tipico del capodanno, una zuppa di noodles con mochi che mi è piaciuta tantissimo, ma che non vi consiglio perché è davvero difficile da mangiare. Doraemon Museum CafèI mochi sono praticamente impossibili da masticare e ho avuto più volte paura di soffocare (pare che in Giappone la zuppa di mochi mieta qualche vittima ogni anno). Temibile zuppa di mochi a parte, era tutto delizioso. Inclusi i dorayaki (il dolcetto preferito da Doraemon) che ho preso come dessert e il matcha latte che aveva la faccina di Doraemon stampata sopra ad augurarmi Buon anno (poi uno si chiede come ho fatto a ingrassare due chili!)

Lo shop del Fujiko·F·Fujio Museum

Prima di uscire dal Doraemon Museum dovrete passare dallo shop e, io vi avviso, chiudete a chiave il portafogli o vi ritroverete nullatenenti nel giro di una mezz’ora!

Al negozietto del museo troverete infatti:

  • pupazzetti e mini figure di tutti i principali personaggi del manga
  • oggetti di cartoleria di ogni tipo: dal washi tape ai blocchi per gli appunti alle cartellette portadocumenti
  • penne
  • tazze
  • spille
  • magliette

Tutto, ma proprio tutto, a tema Doraemon. Incluso il mitico Kopter.

Come arrivare al Doraemon Museum

Biglietti di ingresso

I biglietti per l’ingresso al Doraemon Museum non vengono venduti al Museo, dovrete arrivare coi biglietti già in tasca.
Potete acquistarli direttamente online sul sito del museo oppure nei konbini Lawson.
Io ho prenotato il mio biglietto online e, anche se le informazioni richieste sono tante e parecchio dettagliate, alla fine credo sia il modo migliore per prenotare.

Il biglietto costa ¥ 1,000 per gli adulti.
Per i bambini di 3 anni o più piccoli l’ingresso è gratuito, mentre per quelli più grandi il prezzo varia dai ¥ 500 (da 4 a 11 anni) ai ¥ 700 (dai 12 ai 18 anni).Biglietti di ingresso

Orari di apertura

L’orario di apertura è dalle 10.00 alle 18.00.
In fase di acquisto del biglietto dovrete scegliere la data della vostra visita e l’orario di ingresso tra quelli disponibili: 10:00, 12:00, 14:00 e 16:00.
L’ingresso è consentito fino a mezz’ora dopo l’orario che trovate stampato sul vostro biglietto. Non arrivate tardi, eh!
Ricordate che al 30 di ogni mese vengono resi disponibili i biglietti per i due mesi seguenti.
Il museo effettua giornate di chiusura soltanto per le feste di fine anno, per il resto dell’anno è aperto tutti i giorni tranne il martedì (ad esclusione del periodo della Golden Week e in estate in cui è sempre aperto).

Come arrivare al Doraemon Museum

Il Doraemon Museum si trova a Kawasaki, una città che confina con Tokyo, al seguente indirizzo:
2-chome 8-1 Nagao, Tama-ku, Kawasaki-city, Kanagawa Prefecture, 214-0023
Telefono: +81 (0) 5-70-055-245
Esiste uno shuttle bus che parte dal piazzale antistante la stazione di Noborito e vi porta dritto dritto davanti all’ingresso del museo.Fujiko F Fujio Museum shuttle busPer arrivare al Museo vi consiglio quindi di prendere la Odakyu line da Shinjuku e scendere alla stazione di Noborito per prendere lo shuttle.
Siccome ho avuto qualche problema a trovare la fermata del bus, una volta arrivati a Noborito vi consiglio di seguire le indicazioni per Ikuta Park Exit oppure per l’uscita sud. Troverete la fermata del bus dall’altra parte del piazzale.
In alternativa potete scendere alla stazione di Mukōgaoka-Yūen e raggiungere il museo a piedi con una passeggiata di 15 minuti circa.

Greater Tokyo Pass

Per raggiungere Noborito io ho utilizzato il Greater Tokyo Pass, un pass di 3 giorni che vi consente di utilizzare illimitatamente le linee di 12 diverse compagnie e che è molto vantaggioso se volete fare delle gite fuori Tokyo, come in questo caso.Come arrivare al Doraemon Museum

Io l’ho utilizzato sulla Odakyu Line con la quale potete raggiungere il Doraemon Museum, ma anche tante altre destinazioni interessanti come: Shimokitazawa (quartiere hippie), il Gotokuji (santuario dei Maneki Neko) e il castello di Odawara. Con la Tama Line invece potete utilizzare il Greater Tokyo Pass per arrivare al Sanrio Puroland, un parco divertimenti della Sanrio.

Il Pass copre anche l’area di Enoshima, del Monte Takao, Yokohama e Nikko.

Potete acquistare il vostro Pass al Odakyu Sightseeing Center, che si trova all’uscita west della stazione di Shinjuku. Qui troverete anche degli utili opuscoli informativi su tutte le attrazioni che potete raggiungere con le linee Odakyu e con il Greater Tokyo Pass.Come arrivare al Doraemon Museum con la Odakyu Line

Altre attrazioni da vedere in zona

Nel caso aveste tempo a disposizione, una volta giunti a Kawasaki valutate la possibilità di abbinare la visita al Doraemon Museum a quella del Nihon Minka-en, altrimenti detto Japan Open-air Folk House Museum. Il Nihon Minka-en è un museo all’aria aperta in cui sono raccolte una serie di antiche abitazioni tradizionali provenienti da tutto il territorio giapponese.
A breve distanza, troverete anche il Taro Okamoto Museum of Art che raccoglie le opere di questo eccentrico artista giapponese.

Si ringrazia Odakyu Electric Railway Co. Ltd. per la magnifica esperienza.