Come nasce un blog e perché dovresti assolutamente aprirne uno

Oggi One Two Frida compie 3 anni e ho pensato che questo sia il momento giusto per raccontarvi come è nato questo blog e, più in generale, come nasce un blog.

Attenzione attenzione: Non ho intenzione di sbrodolare quanto io sia stata brava e quali “fantastigliosi” obiettivi abbia raggiunto in questi 3 anni. Non sono qui per vantarmi: il mio obiettivo è piuttosto quello di fare un servizio utile alla comunità. 

Dovete sapere che ogni giorno una rana si sveglia e sente che è giunto il momento di aprire un blog. E’ così, succede e basta.

Il problema è che la rana in questione non è sola: ogni giorno in Italia nascono 27 miliardi di nuovi blog (uno più, uno meno). Ma questo poco importa alla nostra rana perché lei sente che il suo blog sarà diverso, il suo blog sarà unico, il suo blog farà la differenza!

aprire-un-blogAnche voi vi sentite in questa condizione? Non demordete!! Ora vi spiegherò perché dovreste assolutamente aprirne uno anche voi!

Come nasce un blog

Blog o Youtube? Questo è il problema

Dunque dicevamo, la nostra piccola Frida 3 anni or sono si è svegliata una mattina con la voglia di condividere i suoi pensieri con il mondo. Vi dico tutta la verità: non è che fossi proprio così sicura di aprire un blog. Per qualche settimana ho soppesato l’idea di aprire un canale youtube e diventare una youtuber.

Ho valutato pro e contro, ho ponderato la situazione, ho analizzato il mercato, ho meditato sulla scelta più giusta e alla fine sono giunta alla conclusione che il blog fosse decisamente la soluzione più saggia. E’ stato solo in seguito che ho iniziato a leggere notizie sull’imminente morte dei blog e sulla prossima esplosione dei contenuti video.

Quando le ho lette inizialmente mi sono un po’ depressa, ma poi ho deciso di infischiarmene. Dopotutto sono anni che dicono che gli hipster non vanno più di moda e io invece li vedo ancora in giro vivi e vegeti.

Quindi sì, mi son detta, che blog sia!

Ma che tipo di blog volevo scrivere?

Quale tipo di blog

Quando ho deciso di aprire un blog mi sono buttata a bomba sul travel: viaggiare è la mia passione e questa era l’unica tematica di cui volessi scrivere.

Quindi? Travel blogger! Detto, fatto!

E in men che non si dica: un, due, tre… ho aperto One Two Frida!come-nasce-un-travel-blog

Ora mi rendo conto che magari non a tutti piace parlare di viaggi. Morite dalla voglia di aprire un blog, ma non avete nessuna idea di cosa scriverci: non preoccupatevi!

Oddio, se proprio non avete nessuna idea di cosa scrivere, forse mi farei la domanda se sia davvero questa la strada più giusta per voi. Ma non stiamo a fare i bacchettoni! Questo non è assolutamente un problema!

Vi basterà leggere le righe che seguono per farvi un’idea chiara di quelle che sono le principali categorie nel magico mondo del blogging:

  • Sei una gnocca da paura e ti piace indossare capi alla moda → il tuo è un fashion blog!
  • Sei una gnocca da paura e ti piace condividere ricette e foto di piatti appetitosi → il tuo è un  food blog!
  • Sei una gnocca da paura e ti piace condividere le tue esperienze in tema di bambini e gestione della famiglia → il tuo è un family blog!
  • Sei una gnocca da paura e non rientri in nessuna delle precedenti categorie → il tuo è un  lifestyle blog! Non si capisce bene che cosa voglia dire, ma vai tranquilla che va molto di moda!
  • Come avrete potuto vedere, se non sei una gnocca da paura non c’è molta scelta! Tutto sommato potreste valutare di aprire un  travel blog! Non che qui le gnocche da paura non ci siano, eh! Però almeno non è un requisito indispensabile

cercare-una-nicchia

Come si crea un blog

Come si apre un blog? Per prima cosa ho comprato il dominio e l’host e poi  ho scelto di utilizzare wordpress. Quasi sicuramente mi sarò anche letta qualche tutorial di Aranzulla. In ogni caso state tranquilli, aprire il blog è un gioco da ragazzi: è portarlo avanti che vi farà dannare. Ma tempo al tempo.

Iniziamo un passo alla volta e poco a poco vedrete che arriveranno anche le prime soddisfazioni. C’è qualcuno che addirittura con il blog ci campa!

COME SI GUADAGNA CON UN BLOG

Su questo tema mi sento di dire che ho già ampiamente argomentato in occasione del mio primo blogompleanno. Ho scritto un post tutto dedicato a capire quanto si guadagna con un blog. In quella occasione ho realizzato una accuratissima analisi di marketing, quindi vi rimando alla lettura di quel post se volete approfondire.

Essere travel blogger

TROVARE LA PROPRIA NICCHIA

A questo punto della storia la nostra ranetta Frida ha aperto un travel blog. Le scelte però non erano ancora finite.

Qualcuno mi ha detto: devi trovare la tua nicchia! Una specializzazione che sia solo tua.

E ti pare facile? Ormai di nicchie libere non ce n’erano più!

Ancora una volta mi sono messa a studiare. Ho individuato alcune nicchie, mi sono appuntata le loro peculiarità e ho provato a immedesimarmi.

Ecco che cosa ne è venuto fuori.

IL TRAVEL BLOGGER “SUPER AVVENTUROSO”

Ovvero il blogger che sfida la natura. Si butta dagli aeroplani, cavalca una slavina, si dondola sulle liane, dorme nel deserto (ma senza tenda), attraversa la Mongolia in bicicletta e completa un percorso di trekking estremo con le infradito. Il tutto viene documentato dalla sua immancabile GoPro, montata sulla fronte, che è quasi diventata una propaggine del suo corpo. Ogni foto lo ritrae in pose sempre più estreme, a compiere azioni sempre più “ai limiti”. Viaggia con l’obiettivo di realizzare qualcosa che nessuno ha mai fatto prima.

Se dovessi riassumerlo in una parola sarebbe: SENSAZIONALE!

Mi sono detta: che post potrei scrivere se fossi un travel blogger avventuroso? Per esempio:

  • “Come distinguere le nevi del Tibet da quelle della Patagonia a occhi chiusi (e con le mani legate!)”
  • “Gita in Corsica di una giornata: partendo da Genova a nuoto”
  • “Il mio viaggio in Amazzonia mangiando solo bacche: velenose!”
  • “Da San Marino al Vaticano a piedi: senza passare per l’Italia!”

C’ho pensato su un po’ , ma ho deciso che questa non era la mia strada. Non per altro, ma non sono sicura che sulla mia fronte ci sia posto a sufficienza per una GoPro.

travel-blogger-avventuroso

Qui è quando ho provato a volare con l’aliante: ma non fa per me!

IL TRAVEL BLOGGER “LOW COST”

Ovvero il blogger che pur non avendo un soldo riesce a viaggiare. Squattrinato e felice, il travel blogger low cost riesce a trovare mille stratagemmi per viaggiare spendendo il meno possibile. Dispensa consigli su come risparmiare i soldi per prenotare un viaggio e su come prenotare un viaggio per risparmiare soldi. Sembra la stessa cosa, ma non lo è. Rifletteteci.

Se dovessi riassumerlo in una parola sarebbe: INGEGNOSO!

E se diventassi una travel blogger low cost che post potrei scrivere? Per esempio:

  • “Da Bari a Bali con un nichelino”
  • “Come indossare il cambio di 4 giorni per non pagare il bagaglio con Ryanair”
  • “Bangkok in un giorno: con partenza da Fiumicino e rientro a Malpensa in serata”

Mmm, ancora una volta ho pensato che questa non era la mia strada, mi sentivo una rana piuttosto snob e sofisticata.travel-blogger-low-cost

IL TRAVEL BLOGGER “TUTTO CUORI”

Ovvero il blogger che lascia il cuore ovunque vada, un po’ sbadato per la verità! Ovunque si trovi dissemina pezzettini di cuore un po’ come faceva Pollicino con i sassolini bianchi. Il travel blogger tutto cuori fa grandi sorrisi e la vita, a sua volta, gli sorride. Tutto quello che vede luccica, brilla, sfavilla. Il cielo è sempre più blu e spesso attraversato da arcobaleni su cui trottano graziosi unicorni.

Se dovessi riassumerlo in una parola sarebbe: MERAGLIOSO!

Ma che post scrive un travel blogger tutto cuori? Io per esempio potrei scrivere:

  • “Pechino mi ha stregata”
  • “Il mio cuore è rimasto in Islanda”
  • “Bellissima Montevideo: una città dove rifarsi gli occhi, e non parlo degli oculisti!”

Sebbene l’idea degli unicorni mi ispirasse parecchio, ho scartato anche questa categoria.

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Questa scultura di Jeff Koons mi piace tantissimo! Sembrano dei cuori!

IL TRAVEL BLOGGER “GNOCCA DA PAURA”

Eccola là! Pure tra i travel blogger c’è la gnocca da paura: blogger che ha a disposizione un grande dono da madre natura e ha imparato come valorizzarlo. Sa realizzare servizi a tutto tondo, mettendo in mostra un lato del mondo che in molti apprezzano. La travel blogger gnocca da paura è forte nei reportage fotografici, dove compare sempre con costumini locali. Nelle sue foto riesce a metterci sempre quel qualcosa in più.

Insomma, se dovessi riassumerla in una parola sarebbe: GNOCCA! (ma questa era facile)

Ok, qualcosa mi dice che questa categoria la dovrei scartare a priori per mancanza di materia prima, ma facciamo un gioco, dai. Se fossi una travel blogger gnocca da paura cosa scriverei?

  • “Resort alle Maldive: cosa indossare per passare per una local”
  • “10 cose da non perdere a Sharm el Sheik: oltre alle spa, ai massaggi, ai cocktail e alle discoteche”
  • “Cosa aspettarsi quando si gira in minigonna per gli Emirati Arabi”
  • “Una sfida in viaggio: 15 giorni senza rifarsi la manicure”

Niente da fare, ancora non ci siamo.

categorie-travel-blogger

TIP: se non sei gnocca, potresti provare a farti fotografare vicino a una che lo è 😉

Ci ho pensato su tantissimo, ho passato tanto tempo ad analizzare, ma la posizione da travel blogger guru che dispensa pillole di saggezza era già stata occupata.

La travel blogger che parla di cibo speziato? C’era già anche quella!

La travel blogger che viaggia in monopattino? C’era già, e poi io non viaggio mai in monopattino!

 

Eh, è stata dura, sapete! Ma alla fine, cerca cerca, ho trovato la mia nicchia!

Io sono la sola e unica: travel frogger!

 

Alla fine, niente di più semplice! Bastava soltanto guardarsi bene, senza distorsioni né forzature.

La tua nicchia sei tu! Così come sei!

Quindi si: se avete voglia di aprire un blog oggi… fatelo!

Non importa se ormai è tardi, se tutto è già stato detto e scritto, se le nicchie sono già tutte occupate e non ve ne resta nemmeno una libera.

Se sentite il desiderio di scrivere, se pensate di avere ancora qualche cosa da dire, nonostante tutto… fatelo! Aprite un blog! E chi se ne frega di tutto il resto!

Certo non aspettatevi di cambiare il mondo, ma se sentite che questa passione vi esplode dentro: che diamine! Non esplodete! Aprite sto blog e facciamola finita!

 

Festeggiare un traguardo importante

E mentre mi arrovellavo in tutti questi pensieri, siamo arrivati a 3!

3 come i porcellini, come i moschettieri o come le edizioni di Ritorno al Futuro.

Ma anche come i metri sopra al cielo e pure come i minuti per fidarti di me.

3 come le caravelle di Cristoforo Colombo, le dimensioni dello spazio e le Cime di Lavaredo.

Sono 3 pure le fette di torta che mi sono appena sbaffata.

3 come i giorni del condor e come le virtù teologali, che una volta si studiavano al catechismo e che ora scommetto nessuno si ricorda più.

3 come le civette sul comò e come le tigri che combattono contro altrettante tigri.

Tutto questo per dire che il 3 è un numero importante ed essere finalmente arrivata a 3 anni di blog mi riempie insperabilmente di orgoglio.

3 anni in cui ho viaggiato e condiviso i miei viaggi qui con voi.

Essere blogger per me significa far brillare gli occhi di chi mi legge. 

Credo sia questo.

Rendermi utile a chi cerca informazioni, ispirare chi sogna un viaggio, raccontare i miei aneddoti più stupidi (come quando mi sono persa tra le nevi in Patagonia o quando ho mangiato yakiniku a Tokyo).

I miei 3 anni di blog sono stati un’esperienza pazzesca e, ora che ormai siamo in chiusura, vorrei festeggiare con voi!  Vi va? Per farlo ho preparato questo video e prima di vederlo vorrei lanciarvi una sfida… vediamo chi di voi indovina: where is Frida?

Ogni riferimento a persone o fatti è puramente casuale.