Sogno di un viaggio in Thailandia
Questo è l’articolo vincitore del concorso Bloggers’ Open World Awards 2018 nella categoria Open World.
Sto volando sopra alla Thailandia, sull’aereo che mi riporterà a casa e sento forte un groppo alla gola, una sensazione che è molto simile alla nostalgia per una terra che, già lo so, mi mancherà molto. Questo viaggio in Thailandia è arrivato all’improvviso come una sorpresa che non ti aspetti. Ancora una volta mi sono ritrovata in viaggio senza essermi preparata a puntino e ancora una volta sono stata colta da un enorme entusiasmo nel contatto con una cultura di cui avevo sentito tanto parlare, ma che ancora non conoscevo.
La prima cosa che mi ha colpito di questa terra è l’atteggiamento gentile e rispettoso con cui i Thailandesi mi hanno accolta.
Sawasdee ka, il saluto così dolce che rivolgono a chiunque, è stata in assoluto la parola che più ho sentito durante tutto il viaggio, seguito a ruota da khob khun ka: grazie.
Grazie per ogni cosa.
Grazie perché sei venuto in Thailandia.
Grazie perché stai mangiando nel mio ristorante.
Grazie semplicemente perché mi va di dirti grazie.
Due parole pronunciate con le mani giunte in un segno che nella nostra cultura confonderemmo con una preghiera, ma che in realtà rappresenta un bocciolo di fiore di loto.
E mentre pronunciano queste parole, chinano il capo. Ci ho messo un po’ a imparare questo gesto. All’inizio mi veniva naturale fare un inchino con tutto il busto, alla giapponese, e invece qui in Thailandia bisogna chinare il capo. Un gesto molto bello, accompagnato sempre da un sorriso sulle labbra.
Mi hanno spiegato che ai Thailandesi piace la gente che sorride e così mi sono ritrovata a pensare: “…e a chi non piace? Forse non siamo poi così diversi, no?”
Probabilmente la sola differenza è che in occidente ci siamo imbruttiti e mentre noi ci arrovelliamo in mille faccende con un grugno dipinto sulla faccia, i Thailandesi vivono la vita ad un’altra velocità: vanno più piano e si prendono anche il tempo per godersi un sorriso.
Ho scoperto che non mi piace il lemongrass, proprio lo detesto, e che invece amo la papaya alla follia. Ho visto frutti e animali di cui ignoravo l’esistenza, farfalle giganti rincorrersi proprio davanti ai miei occhi e un’iguana blu arrampicarsi su un albero a pochi metri dal tavolo dove stavo pranzando. Delle mele dalla forma allungata, un frutto rosso ricoperto di lunghi peli di cui, ahimè, ho fatto fatica addirittura a comprendere il nome.
E parlando di nomi, ora ne ho anche uno thailandese: è Nittaya e significa “per sempre amata”. Mi viene il dubbio che i miei amici thailandesi non abbiano ben capito che sono un essere diabolico, ma poco importa! A me piace tantissimo e me lo porto a casa stretto al cuore, insieme a tutti gli altri meravigliosi ricordi di questo breve tour in Thailandia.
Ho conosciuto tante piccole realtà locali e ho scoperto che in Thailandia esiste un turismo intelligente, che punta a valorizzare le eccellenze e le produzioni tipiche e a far conoscere le comunità in cui queste si sviluppano.
E così ho capito che la Thailandia non è solo una destinazione low cost con bellissime spiagge e affari loschi di cui tutti parlano, ma è molto di più.
E’ una donna che decora un ombrellino con dei fili colorati ed impiega 3 giorni interi per terminarne uno. E’ una fabbrica di ceramiche che realizza un prodotto unico che si può trovare solo a Chiang Mai. E’ una casa tutta di legno che custodisce un tesoro di tessuti preziosi. Un villaggio immerso nelle piantagioni che ha deciso di aprirsi al turismo sostenibile.
Ho visto un Paese profondamente addolorato per la perdita del suo amato re, che porterà il lutto per un anno intero. Un Paese che ha ricoperto di drappi neri insegne e porte e che richiede un vestito nero e lungo per poter entrare, anche solo come visitatore, al Grand Palace di Bangkok dove sono tuttora custodite le spoglie del sovrano.
Ho visto una Bangkok by night brulicante di vita che ti fa sedere a un tavolino di plastica e ti offre uno spiedino di maiale alla griglia da intingere in una strana salsa che sa di cocco e chilli. E proprio mentre stai lì seduta e a malapena riesci a realizzare che sei a migliaia di chilometri da casa a gustarti una notte asiatica, passa accanto a te un motorino che trasporta una famiglia intera: papà, mamma e due bambini. Ed è lì che capisci davvero che sei nel cuore dell’Asia. Poi salti sopra al tuo tuk tuk e sfrecci per le strade di China Town, per il prossimo bar e il prossimo piattino di cibo piccante.
Ho scoperto che il nord della Thailandia è ancora più semplice e autentico di quanto potessi immaginare. Ho tinto una sciarpa di seta in un pentolone che ribolliva in mezzo ad un cortile, con galli che razzolavano tutt’intorno. Ho cucinato una Thai Spicy Salad in mezzo alla giungla e preparato un dolce con foglie di banano, riso e fagioli.
Ho dormito in hotel a 5 stelle e fatto colazione in un mercato con una ciotola di brodo di manzo piccante.
Ho attraversato il Chao Phraya su una barca stretta e lunga, camminato per ore tra le bancarelle del Chatuchak Market e visitato templi nell’antico quartiere di Thonburi.
Ho passato notti sveglia perché l’adrenalina che mi scorreva in corpo non mi faceva chiudere occhio.
Ho sognato un viaggio in Thailandia.
O forse ci sono stata davvero.
Si ringrazia l’Ente Nazionale del Turismo Thailandese per l’accoglienza e Turista di mestiere per avermi permesso di partecipare a questa meravigliosa esperienza.
Kathryn Burrington
13/04/2017 @ 8:08
I know just what you mean that it seemed like a dream but yes, we really were there! Love your picture of the ine of the golden elephants emerging from the base of the golden chedi, by the way. Great shot. I wish I’d taken it! 😉
Frida
14/04/2017 @ 18:45
Yes, we really were there! I guess it’s true! 😄
Thank you, Kathryn! Your pics too are great!
Claudia B. Voce del Verbo Partire
10/04/2017 @ 11:03
Di certo hai fatto sognare me, che attendo con ansia questo viaggio, senza sapere davvero cosa aspettarmi.
Eppure leggendo le tue parole, ho come una vaga idea che la Thailandia non sarà semplicemente una meta. Non una destinazione. Forse nemmeno un semplice viaggio. E questa cosa ammetto che mi destabilizza un pò.
Mi hai emozionata di brutto, ora vado a riflettere sulle tue parole e a cercare di capire come prepararmi. O forse non prepararmi.
Claudia B.
Frida
14/04/2017 @ 18:49
Non saprei dirti che cosa è stato, qual è stato l’elemento che mi ha fatto innamorare di questa terra. Di certo ha anche tanti aspetti negativi, ma glieli si perdona perché quelli positivi li superano …e di parecchio!
Carmen
10/04/2017 @ 10:41
Wow, ho i brividi…è un post bellissimo, dolcissimo e carico di emozioni!!! Sono le stesse emozioni che ho ritrovato in quelle persone che hanno visto nella Thailandia quello che hai visto tu 🙂 persone, sorrisi, cuori leggeri. Spero di poterci andare un giorno e vivere anch’io queste bellissime sensazioni.
Frida
14/04/2017 @ 18:50
Te lo auguro! E se ci vai, fammi sapere com’è andata!
camilla
10/04/2017 @ 10:38
Un racconto bellissimo ma soprattutto unico, è stato davvero interessante ed emozionante leggerlo.
Frida
14/04/2017 @ 18:51
Grazie! Mi fa molto piacere 😄
Daniela
10/04/2017 @ 9:01
Anche a me della Thailandia hanno colpito in particolare le persone, forse perché noi non siamo abituati a tanta gentilezza e cordialità. Il profumo del lemongrass mi sembra di sentirlo ancora adesso!
Frida
14/04/2017 @ 18:55
Oddio il lemongrass!!!
Hai detto bene, non siamo abituati alla gentilezza!
La Folle
10/04/2017 @ 9:00
Ecco, e adesso ho voglia di Thailandia. Come mai dici che ci sei andata senza organizzare bene? o.O
Domandone del mese, perché ho evitato uno scalo a Bangkok per questo motivo: tu ti sei vaccinata per andare in Thailandia?
Frida
14/04/2017 @ 18:57
Perché è stato un viaggio che è caduto dal cielo! Mi hanno detto che sarei partita praticamente dieci giorni prima. E io di solito amo prepararmi, studiare, leggere guide e diari di viaggio! Fai conto che non sapevo neanche quant’era il cambio o quante ore di fuso c’erano!
Per quanto riguarda la vaccinazione: no, nessun vaccino.
Ranocchiettaincucina
10/04/2017 @ 8:49
WOW!
Frida
14/04/2017 @ 18:58
😄😄😄
Sara L'Esploratrice
06/04/2017 @ 9:02
Hai fatto un bellissimo viaggio e ti ho seguita volentieri. E che foto *_* bellissime!
Anche a me piacerebbe molto visitare realtà locali, associazioni e far parte di quel turismo intelligente che dici tu quando riuscirò a visitare questa terra. Hai descritto esattamente ciò che mi aspetto dal sud est asiatico 😉
Frida
14/04/2017 @ 18:59
In effetti è stata un viaggio pazzesco! Certe esperienze non capitano a tutti e credo che me le ricorderò per sempre!
Déjà vu in viaggio: rewind Marzo | One Two Frida
06/04/2017 @ 6:44
[…] questo mese è che ho avuto un déjà vu in viaggio. Mi trovavo a Chiang Mai durante il mio viaggio in Thailandia, stavo passeggiando in una strada che visitavo per la prima volta e in un luogo che di certo non […]
Loredana Cusimano
05/04/2017 @ 9:40
Un racconto coinvolgente ed emozionante! Grazie mille per averlo condiviso con noi e per averci fatto vivere un pò di atmosfera thailandese 😀 L’Asia è un continente magico e come non amarlo? Che sia India, che sia Giappone, che sia Thailandia… Ovunque respiri un’aria che ti teletrasporta in una dimensione che non conosci, ma che senti appartenga a te 🙂 Ho percepito anche questo dal tuo racconto! Spero un giorno di poter andare anche io nel Regno 😀 intanto grazie per il viaggio mentale che mi hai fatto fare 😉 Un abbraccio cara :*
Frida
14/04/2017 @ 19:00
Grazie a te per queste parole! Mi fa davvero piacere essere riuscita a farvi viaggiare un po’ con me!
Federica
04/04/2017 @ 9:12
Wow. La Thailandia è nella mia top 3 dei viaggi che vorrei fare… che dire mi hai fatta sognare!
Adoro il tuo nuovo nome. È impressionante quanto davvero siamo imbruttiti e facciamo fatica anche a fare un semplice saluto, dire un grazie o sorridere al prossimo.
Frida
14/04/2017 @ 19:03
Ahahah… anche io lo adoro!
Devo iniziare a firmarmi Frida Nittaya 💚
Donatella - Discovering Trend
04/04/2017 @ 9:02
Con questo tuo racconto mi hai davvero fatto sognare!!! Credo che la Thailandia sia uno dei posti più belli al mondo: un Paese che offre a possibilità di vivere in pieno un viaggio, dai mercati caotici, alle meraviglie architettoniche, fino ad arrivare alle spiagge paradisiache! Spero di poterla visitare presto <3
Frida
14/04/2017 @ 19:04
È proprio cosi: tante facce di uno stesso Paese che comunque lo guardi ha un volto sorridente.
federica
02/04/2017 @ 23:33
ti ho seguito su instagram… non vedo l’ora di leggere le tue impressioni dopo aver visto tutte quelle foto
Frida
14/04/2017 @ 19:05
Ti ringrazio! Spero di essere all’altezza delle aspettative. Ho in mente tanti post da scrivere, pian piano arriveranno.
Diletta - Sempre in Partenza
02/04/2017 @ 10:20
Mi è piaciuto tanto questo post, mi hai trasmesso tutte le emozioni belle che hai provato in questo viaggio!
Ti ho seguita su fb con le tue foto (meravigliose e vere) e in pochi giorni mi hai fatto scoprire tante piccole cose che non conoscevo sulla Thailandia… e adesso mi hai incuriosita ancora di più! Spero di poterci andare anche io prima o poi, sento che me ne innamorerò!
Un abbraccio,
Diletta
Frida
14/04/2017 @ 19:06
Ciao cara, grazie mille! Sono le piccole cose che hanno colpito anche me.
Ti auguro di andarci presto!
Roberto
02/04/2017 @ 9:00
Si sono le stesse identiche cose che provai io nel 1992, ci scrissi anche io un lungo racconto all’epoca . Mi innamorai della Thailandia, di questa Thailandia, mi innamorai della copertina. Fui travolto dal fascino di questo paese, fui travolto al punto tale che cominciai a collezionate una lunghissima serie di viaggi, senza mai mancare un anno, le stesse cose che hai scritto tu sono le stesse cose che ho vissuto io, ho vissuto la Thailandia da nord a sud, l’ ho vissuta in tutte le sue forme con tue stesse sensazioni, stesse emozioni, ma amplificate ulteriormente perche nei primi ani 90 il turismo qui si stava ancora sviluppando e molte zone erano ancora “incontaminate”
Oggi ci vivo in Thailandia, ci vivo da 13 anni, dalla copertina sono passato alla prefazione e ho finito per leggere l’intero libro.
Non ho nessun rimpianto, tutto sommato qui sto bene, ho un buon lavoro, quando torno in Italia sono felice, ma dopo una decina di giorni sento che io mio posto ormai e’ nel regno, anche se mi sono reso conto da tempo ormai, che la copertina e il libro sono due cose ben diverse.
Frida
14/04/2017 @ 19:11
Me lo immagino, non tutto quello che luccica è oro.
A me è successa la stessa cosa col Giappone. Al primo viaggio me ne sono innamorata, mi sembrava il Paese perfetto! Lo adoravo! Poi ci sono tornata e ho imparato a conoscerlo meglio, ho visto i suoi lati scuri e i suoi difetti che durante il primo viaggio non avevo notato, accecata com’ero dalla sua bellezza. Ora lo conosco un po’ meglio, so che non è il Paese perfetto che credevo, ma non per questo lo amo di meno.
Spero di poter avere la possibilità di tornare in Thailandia per conoscerla meglio.
Ti ringrazio per questo bellissimo commento.
Michela
01/04/2017 @ 18:34
Mi è sembrato di rivivere tutto il tuo sogno attraverso le tue parole…sarà che non sono mai stata in Thailandia, quindi le ho lette così, senza avere una mia idea in mente…ed è stato stupendo. Grazie <3
Frida
14/04/2017 @ 19:12
Grazie!
Questo si che è un bel complimento!
Tiziana - lavaligiainviaggio
31/03/2017 @ 23:54
Ci sono tre cose scritte che hanno saputo emozionarmi fino a farmi piangere. Una di queste tre cose è “Il piccolo principe”. Oramai non posso nemmeno vedere il cartone animato che al solo pensiero di quelle frasi scritte nel libro, piango come una disperata. Un’altra cosa scritta che mi ha fatto piangere è un pensiero di uno scrittore di nome Daniel Pennac, in cui la classe è paragonata a un’orchestra. E poi c’è questo tuo post, semplicissimo. Sono arrivata a metà lettura con un nodo in gola. Quando sono arrivata all’ultima riga avevo le lacrime che mi bagnavano il viso. Forse è perchè condivido i tuoi pensieri. Forse è perchè hai saputo scriverne con tanto cuore. Sono felicissima che tu abbia respirato questa cultura. Ti abbraccio forte. Tiz
Frida
01/04/2017 @ 15:49
Tizzy, grazie!
Ma quanto sei dolce!!!
Che ci devo fare? La Thailandia mi è proprio piaciuta tantissimo e questo è quello che mi è uscito di getto!