Grand Hotel Campo dei Fiori: un edificio abbandonato e misterioso a Varese
Il Grand Hotel Campo dei Fiori è un edificio abbandonato da cinquant’anni! Nonostante ciò, è un luogo che scatena una grande curiosità legata al fascino d’altri tempi, alle vite che da qui sono passate e alle storie che si sono intrecciate.
Costruito a Varese tra il 1910 e il 1912, è un esempio perfetto di Liberty italiano ed esercita un grande fascino sui varesini che lo ammirano a naso insù, arroccato sulla cima del Campo dei Fiori, proprio sopra al Sacro Monte.
Il progetto di Giuseppe Sommaruga, esponente dell’architettura liberty italiana
Il progetto del Grand Hotel Campo dei Fiori risale agli inizi del 1900 ed è opera di Giuseppe Sommaruga, un architetto milanese che fu protagonista del liberty italiano.
A Sommaruga si deve anche la costruzione di un secondo hotel in stile liberty a Varese: il Palace Hotel, che a differenza del Grand Hotel è tuttora aperto e funzionante.
Sempre sua è la costruzione della stazione di Ghirla, oggi utilizzata come stazione dei pullman, ma nata come stazione sulla linea ferroviaria della Valganna che portava da Varese a Luino, anch’essa bellissimo esempio di Liberty.
Gli interni del Grand Hotel abbandonato
Il Grand Hotel è un luogo abbandonato da cinquant’anni e gli ambienti interni sono in uno stato di degrado avanzato: alcune delle solette che stanno crollando rendendo pericolosa la visita. Parte degli ambienti però è stata messa in sicurezza ed è ora accessibile.
Una sala molto bella e ben conservata è la sala da ballo, dove la mattina veniva servita la colazione e in cui la sera si tenevano le feste. La sala conserva ancora il pavimento in parquet e presenta grandi vetrate da cui si gode una bellissima vista. Un balconcino con parapetto in ferro battuto completa il tutto regalando una magnifica vista anche se ora non è possibile accedervi per problemi di sicurezza. Un piccolo balconcino interno si affaccia poi sulla sala da ballo ed era il luogo destinato ad accogliere l’orchestrina oppure dedicato ai bambini.
Un altro ambiente molto bello è poi quello delle cucine dove sono ancora visibili il forno e i fuochi, non più nella versione originale di inizio secolo, ma in un ammodernamento avvenuto negli anni 50.
Infine, è possibile ammirare una bellissima scala a pianta pentagonale, il cui accesso è purtroppo chiuso per sicurezza. E’ comunque possibile apprezzarne la bellezza osservandola da basso.
Il Liberty del Grand Hotel Campo dei Fiori
Come dicevamo, il Grand Hotel è un perfetto esempio di liberty. Molto frequente è l’uso di linee curve e di elementi floreali decorativi.
L’ingresso principale è molto ampio e preceduto da un ambiente che originariamente era stato pensato per ospitare la stazione di arrivo della funicolare. Ben presto ci si rese conto che il rumore della funicolare disturbava gli ospiti e così l’arrivo fu spostato poco più in là, costruendo una nuova stazione di arrivo, tuttora visibile.
Elementi decorativi e floreali tipici del liberty sono riconoscibili nei fregi che ritroviamo sia all’interno che sulla facciata dell’edificio.
Anche le linee curve ricorrono spesso in tutto l’edificio, a partire dalle finestre che in particolari posizioni assumono una caratteristica forma rotonda con una vista strepitosa sulla valle.
Elementi decorativi in ferro battuto si ritrovano nei balconi così come nei corrimano delle scale interne che ricordano un nastro.
La storia del Grand Hotel emerge durante la visita al luogo abbandonato
Agli inizi del secolo scorso un progressivo e crescente benessere fa sì che la zona di Varese, dei laghi e in particolar modo del Campo dei Fiori vengano considerate come meta ideale per la villeggiatura da parte di signori benestanti di Milano in cerca di un luogo fresco e immerso nella natura dove passare le vacanze.
Viene così commissionato a Sommaruga un progetto che prevedeva la costruzione di un grande albergo da 200 camere, di una funicolare e di un albergo più piccolo che poi sarebbe diventato il Ristorante Belvedere.
Il Grand Hotel viene così costruito e completato nel 1912. Negli anni venti era considerato un hotel di lusso ed era la meta di villeggiatura della ricca borghesia. E così continuò a fiorire fino alla Seconda Guerra Mondiale.
Durante la guerra alcune stanze vennero utilizzate come ospedale.
Nel secondo dopoguerra, con la diffusione dell’automobile, gli Italiani iniziarono a guardare altrove per le vacanze e il Grand Hotel (e più in generale tutta la zona di Varese) vennero via via abbandonati dal turismo milanese.
E così oggi, dopo 50 anni di abbandono, è possibile accedere a queste stanze e rivivere l’atmosfera dell’epoca grazie all’iniziativa legata al centenario della morte di Sommaruga e alle visite guidate realizzate dai Giovani del FAI.
Informazioni utili per la visita al Grand Hotel Campo dei Fiori
Come prenotare la visita guidata
Il Grand Hotel Campo dei Fiori è aperto alle visite fino alla fine di Luglio con tour guidati tenuti durante i weekend dai Giovani del FAI Varese.
Per partecipare alle visite è obbligatoria la prenotazione che potete richiedere con un processo abbastanza lungo e complesso. Ma se vi ci mettete d’impegno ce la potete fare. Le prenotazioni per ciascun weekend aprono alle 21 del lunedì precedente. Ogni weekend è previsto l’accesso fino a un massimo di 240 persone.
Preparatevi pronti davanti al PC perché i posti vanno a ruba in pochi minuti.
Visto il grande successo di pubblico, è possibile che a Settembre l’evento venga ripetuto (o così almeno mi hanno anticipato i giovani del FAI) magari con visite non più settimanali, ma mensili.
Come raggiungere il Grand Hotel
Una volta usciti dall’autostrada a Varese dovrete seguire le indicazioni per il centro città e poi quelle per il Sacro Monte. Una volta che inizierete la salita al Sacro Monte tenete d’occhio le indicazioni per il Campo dei Fiori. La strada vi porterà nei pressi della partenza della funicolare che conduce al Sacro Monte, procedendo oltre passerete per un ponticello sopra cui passa la funicolare stessa. Dopo una serie di tornanti, arriverete infine davanti all’ingresso del Grand Hotel.
In alternativa potete prendere gli autobus di linea che partono dal parcheggio dello stadio.
Curiosità: La grotta Marelli nel giardino dell’hotel
Proprio nel giardino del Grand Hotel è possibile accedere alla Grotta Marelli, una bellissima grotta naturale visitabile solo in particolari occasioni per attività speleologiche. La grotta fa parte di un ampio sistema di grotte carsiche che bucherellano tutto il Campo dei Fiori rendendolo un grande gruviera, sogno di tutti gli speleologi.
Per una vista mozzafiato
Completata la visita al Grand Hotel, per godere di una vista spettacolare vi consiglio di fare un giro per il giardino.
Potrete visitare la stazione dove un tempo arrivava la funicolare e da lì godere di una vista che spazia per tutta la Pianura Padana fino a Milano.
Una volta lì salite le scale che portano al piazzale soprastante e poi proseguite ancora più su fino a superare la vecchia caserma e arrivare al punto panoramico da cui potrete avvistare il Lago Maggiore.
Michela
05/08/2017 @ 6:57
Mi hai ricordato moltissimo Gran Budapest Hotel…insomma i grand hotel abbandonati hanno sempre un fascino particolare…sono felice che ora, sebbene in poche occasioni, si valorizzi un luogo così attraverso le visite guidate!
Frida
09/08/2017 @ 16:30
Si, infatti! Sono contenta anche io perché era una vita che desideravo visitarlo!
Speriamo che ripetano l’evento anche più avanti!